Per la trasferta della Lazio a Lecce, abbiamo contattato Alessio Amato di CalcioLecce.it, che ci ha spiegato come si è ricaricata la squadra giallorossa durante questa lunga sosta di campionato.
Questa pausa di metà stagione, a causa del Mondiale in Qatar, è stata lunghissima e rappresenta una vera incognita per tutte le squadre di Serie A. Durante questa sosta, i club hanno dovuto fare praticamente una nuova preparazione fisica per poter affrontare questa seconda parte di stagione, nella speranza che porti i suoi frutti. Per parlare di Lecce-Lazio e di come la squadra pugliese si sta preparando per questa sfida impegnativa, c’è la Penna in Trasferta di Alessio Amato, di CalcioLecce.it che segue da vicino la società giallorossa.
Questa lunga sosta di metà stagione, dovuta la Mondiale in Qatar, rappresenta una novità in assoluto per tutti i club di Serie A. Come è stata questa ‘seconda’ preparazione, impostata da mister Baroni, per il Lecce?
“In estate il Lecce fu la prima squadra a partire tra tutte, scelta coraggiosa ma che ha dato i suoi frutti dal punto di vista della condizione, con pochi infortuni ed una chiusura in crescendo. Anche per questa preparazione-bis ci sono state delle scelte coraggiose e diverse rispetto a quasi tutti gli altri club. Si è puntato più ad effettuare carichi di lavoro importanti che a giocare amichevoli, così ci potrebbe essere anche stavolta una partenza diesel per uscire alla lunga. Ma sono solo supposizioni, poi sarà il campo a parlare”.
La prima squadra, dopo questo stop di campionato, che il Lecce di Baroni dovrà affrontare sarà la Lazio di Sarri. Quali sono le condizioni generali dei calciatori giallorossi?
“Come sempre accade in periodi di duro lavoro si registra qualche affaticamento post-allenamento o acciacco durante le amichevoli. In quest’ultima sfera rientrano i casi di due papabili titolari come Pongracic e Gonzalez, usciti anzitempo con Udinese e Varazdin. Da diversi giorni invece sono ai box Dermaku, Helgason e Bistrovic, che invece sono ai margini dello scacchiere tattico di Baroni”.
Quali saranno i pericoli che i biancocelesti dovranno affrontare il 4 gennaio 2023 allo Stadio Via del Mare?
“L’ambiente, come da tradizione, è il primo ostacolo che ogni squadra, anche la più forte, è chiamata a fronteggiare nello stadio leccese. Fattori di contesto a parte, il Lecce ha avuto nella solidità la sua arma in più della prima parte di campionato e tutte le squadre affrontate fino ad oggi hanno fatto fatica a fargli gol, costrette poi a scoprirsi ed a prendersi qualche rischio contro una squadra che punta molto sul gioco veloce e verticale per le sue ali e le sue punte”.
Mister Baroni ha fatto disputare, fino alla sosta, un’ottima stagione al Lecce e il presidente Sticchi Damiani si è detto fiducioso sull’obiettivo salvezza, se si dovesse continuare così. Quale clima si respira nell’ambiente Lecce, riguardo alla conquista della permanenza in Serie A?
“E’ chiaro che l’essere andati alla sosta forti di 7 punti in 3 gare ed a +8 sulla zona salvezza ha regalato grande entusiasmo e fiducia a squadra e ambiente. Questo però non deve trarre in inganno, dal momento che la media punti è comunque in linea con quella di chi dovrebbe giocarsi fino all’ultimo la permanenza e non si può certo dare per scontato che le inseguitrici mantengano un ruolino di marcia così basso”.
