Piero Sandulli, presidente della Corte Federale, parla così ai microfoni di Radiosei sul caso tamponi e la partita fantasma Lazio-Torino:
“L’istituto di disapplicazione nasce nel 1865, è difficile coniugarlo con una giustizia arbitrale odierna, come anche quella del Collegio di Garanzia. Le mie motivazioni sono state da cittadino: se siamo in piena pandemia, non posso il giorno del contagio rimanere in giro e il giorno dopo stare a casa. E’ una preoccupazione da cittadino, un contagiato non può avere un ‘giorno 0’. Se una corte in secondo grado può peggiorare una sanzione emessa in primo grado? In caso di ricorso anche della Procura, quel ricorso potrebbe determinare un peggioramento rispetto alla sentenza, ma mai un giudizio nuovo perchè si fa sempre riferimento alla sentenza di primo grado.
Un giudice sportivo non può occuparsi di provvedimenti come quelli di un’autorità sanitaria. Come affermato dal professor Vaccarella, confermo che il provvedimento della Asl è abnorme, ma resta il problema giuridico sottolineato prima . Il diritto alla difesa è sempre garantito dalla Costituzione e dal Codice Giustizia Sportiva, quindi è legittimo ricorrere al Collegio di garanzia. Il nostro Codice prevede due gradi di giudizio presso la giustizia federale, e uno relativo ai giudici sedenti presso il Coni “.