
L’intervista esclusiva de La Repubblica a Juan Sebastian Veron è l’occasione per rivivere il secondo scudetto della Lazio
Un ricordo indelebile quello del secondo scudetto della Lazio. Per i tifosi e per i giocatori biancocelesti che attesero nella pancia dell’Olimpico il risultato finale della partita tra il Perugia e i bianconeri.
A ripercorrere quei minuti interminabili che portarono il tricolore sulla maglia della Lazio è uno dei protagonisti di quel 14 maggio 2000: Juan Sebastian Veron. La Brujita è stato intervistato in esclusiva dal quotidiano La Repubblica per la firma del nostro direttore Giulio Cardone.
“Il primo ricordo di quel 14 maggio siamo io e Nestor Sensini incollati alla radiolina per seguire senza respirare Perugia-Juventus. Molti compagni erano davanti la tv ma io non ce la facevo. Troppa sofferenza, rischiavo grosso”.
Queste le parole dell’ex centrocampista della Lazio che ripercorre anche i momenti successivi al fischio finale della partita dei bianconeri.
“Fu il delirio. Però non festeggiammo come avremmo dovuto. Il giro di campo era previsto la sera al Circo Massimo, ma c’era troppa gente, non riuscimmo neanche a scendere dal pullman. Se la sono goduta di più i tifosi ed era la cosa più importante. Tre giorni dopo andammo a vincere anche la Coppa Italia a Milano contro l’Inter. Non ci rendemmo conto di aver fatto la storia”.
Il risultato della partita tra il Perugia e la Juventus, secondo Veron, fu la dimostrazione che Dio avesse fatto giustizia. Dopo il gol regolare annullato al Parma nella penultima partita sempre contro la Juventus e per l’epilogo finale della stagione precedente quando fu il Milan a vincere il tricolore.
“La Lazio è un club che ha sempre sofferto. Anche adesso, una cavalcata strepitosa e scoppia la pandemia. Per questo vincere con la maglia biancoceleste ha più valore che altrove”.
Infine un pensiero per Simone Inzaghi, ex compagno di squadra e oggi alla guida di una squadra che sogna lo scudetto se e quando il campionato ripartirà.
“La sorpresa più grande. Un’evoluzione fantastica la sua, ne sono felice e tifo per lui”.
