Mattia Zaccagni, esterno della Lazio, è intervenuto ai microfoni di Sky per parlare dell’imminente ritorno degli ottavi di Champions contro il Bayern Monaco, che inizierà tra pochi minuti all’Allianz Arena.
Ecco le sue dichiarazioni: “Siamo in uno degli stadi più belli del mondo, contro una delle squadre più forti. Le emozioni ci sono ma cercheremo di metterle da parte dal primo minuto. Servirà umiltà, tanta cattiveria. Il dettaglio farà la differenza, bisognerà mettercela tutta. Come sto? La partita col Milan è andata abbastanza bene. E’ stato un periodo lungo, difficile, ma ora sono tornato e voglio dire la mia”.
L’esterno biancoceleste è intervenuto anche ai microfoni di Mediaset: “Siamo qui per questo. Sarà gara difficile in uno degli stadi più difficili del mondo. Siamo venuti qua per scrivere la storia e portare a casa il risultato. Il mister, dopo la gara contro il Milan, ci ha detto di mettere da parte la rabbia. Questa sera ci aspetta una grande serata e ce la dobbiamo godere al massimo. La nostra arma è la tanta umiltà che abbiamo avuto nella gara d’andata, cercheremo di mettere in campo tutto per far male a questa squadra”.
Infine Zaccagni è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel: “Servirà la partita dell’andata, tanta umiltà e sacrificio per affrontare il Bayern. Approccio loro? Il loro approccio sarà cattivo e non dovremo farci trovare impreparati, dovremo dare il massimo su ogni pallone per portare a casa il risultato. Rabbia dopo il Milan? Ci ha detto il mister subito dopo la partita di lasciar da parte quel che è successo e pensare alla partita di questa sera e così abbiamo fatto. Quando sei piccolo vedi queste partite in tv, la Champions è un sogno di tutti i bambini e sono contento”.
Stasera tocca ai montati e noi saremo sul trespolo
Non bisognava affatto “mettere da parte la rabbia” come consigliato dal solito DEmotivante Comandante C@ccola, ma anzi mantenere l’inca**atura e sfruttarla per giocare al mille per cento. Bisognava affrontare i crucchi immaginando di avere di fronte undici Di Bello e spaccargli il cu*o – calcisticamente parlando, s’intende. Invece a parte il fuoco di paglia dei primi 10′, è stato il solito non-gioco del Vaffanguru, tra millemila passaggi, lentezza esasperante che pare il campionato brasiliano anni ’80, e la solita, cronica mancanza di tiri in porta.
Magari quando ci capita un contropiede se fai un taglio invece che correre come un cretino coi piedi sulla linea laterale
🍺🍺 per ora son due birre medie al tavolo delle 💩💩
Mm…se vede
Basta che me fate magna
Doppietta di Ciro