“Salviamo il calcio, non c’è futuro se si pensa solo highlights. Si gioca troppo, ne parlo da cinque anni, eppure mi accusano di cercare alibi e basta (….). Ora in Spagna sta venendo giù tutto dopo l’infortunio di Gavi con la Nazionale (…). In privato tutti i colleghi mi dicono che faccio bene a denunciare, ma nessuno mi viene dietro”. Maurizio Sarri è una furia contro chi gestisce e organizza il calcio mondiale. Dai calendari ai diritti tv, il tecnico nella lunga intervista a Repubblica ne ha per tutti. Ecco alcuni temi dell’intervista:
Sul futuro alla Lazio:
“Mi piacerebbe finire la carriera qui. Non metto limiti temporali, ma non dipende solo da me. L’Arabia? Lì si può fumare? Sì, allora è un punto a favore. Se penso al futuro, mi piacerebbe essere l’allenatore della Lazio al Flaminio. È un progetto a cui la Lazio crede, anche se ovviamente vuole delle garanzie: non si può fermare tutto se scavando si trova un’anfora”.
Il derby di Roma:
”Mi trita. Da fuori sembra un’esagerazione, poi quando lo vivi è micidiale: tutto quello che respiri diventa derby. Ti rovina la vita, ma è bellissimo”.
Immobile:
“Deve attaccare la profondità e non giocare contro le sue qualità migliori. L’altro giorno mi ha chiesto: “Mister, cosa posso fare per tornare come prima?”. Gli ho risposto: fai quello che hai sempre fatto, non venire incontro alla palla, continua a scavare le difese”.