“Mi sono preso un po’ di tempo per pensare, ma trovare delle parole per una situazione del genere è sempre difficile ed è estenuante e logorante continuare a sentire che continuino a capitare cose del genere”. Inizia così la lunga riflessione di Luca Pellegrini, difensore della Lazio, dopo l’omicidio di Giulia Cecchettin, uccisa a coltellate dall’ex fidanzato Filippo Turetta, arrestato nei giorni scorsi vicino Lipsia in Germania.
Pellegrini sui social parla della tragedia: “Non è più accettabile, non lo è mai stato. Eppure è un continuo, io non oso immaginare il dolore. Ho una sorella più piccola, più o meno dell’età di Giulia Cecchetin… E dopo aver immaginato il dolore che potesse provare il padre, il primo pensiero che mi è venuto in mente e stato: ‘E se questa cosa dovesse capitare a mia sorella? A mia madre? Alla mia migliore amica? Alla mia futura figlia?’. Rabbrividisco perché non saprei veramente come si possa reagire dopo una ferita INDELEBILE come questa. Insegnate L’AMORE, ma quello vero. Questo nella foto (ha pubblicato la foto di Giulia e del suo ex fidanzato, ndr) NON È AMORE. È d’obbligo agire, in maniera forte, NON PUÒ e NON DEVE esistere giustificazione ad una cosa del genere. Bisogna riacquisire dei valori che la nostra società ormai non ha più nemmeno nel vocabolario, come il RISPETTO e l’EDUCAZIONE. Non mi sono mai espresso su situazioni al di fuori del mio lavoro, ma non ce la facevo questa volta a stare in silenzio. BASTA!”.