Igli Tare, ex direttore sportivo della Lazio, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport, nella quale ha raccontato diversi retroscena sul suo passato biancoceleste. E’ la prima volta che Tare parla nuovamente della Lazio alla stampa: sono passati ormai più 5 mesi dal suo addio al club capitolino, dopo esserci stato per ben 18 anni.
Ecco le sue dichiarazioni: “Alla Lazio ho fatto tre stagioni da giocatore e il resto da direttore, ho il rimpianto di non avere avuto, quando giocavo, la testa del manager, quella che fa capire tanto di più e, soprattutto, mostra le cose che ti sei perduto… Lotito è una grande mente, ha una determinazione e una forza di volontà pazzesche. Sono il suo pregio, ma anche il maggior difetto. Io gli sono grato per tutte le cose che ho imparato. Questa lunga storia è il mio orgoglio. Alla Lazio ho dato tutto me stesso, per lei ho addirittura rischiato la vita. Ho avuto grossi problemi di salute, anni fa. I medici mi suggerirono di allontanarmi, di pensare a me stesso e a salvare la pelle. Niente, non sono mai uscito, non ho mai voluto staccare. Per fortuna tutto si è risolto nel migliore dei modi, la società mi è stata vicina. Sul mio addio? Scelta mia, di Lotito, che importa? Hanno detto che mi aveva mandato via, bugie. Io ho preso la decisione e lui l’ha condivisa. Gli andava bene di cambiare percorso, interlocutore e fare altro. Un anno fa, a inizio stagione, gli anticipai che a giugno avrei chiuso, che quella appena cominciata sarebbe stata l’ultima. Chiesi solo di uscire con onore, con dignità. Così è stato. Come per un matrimonio che si consuma naturalmente. Se ho litigato con Sarri? Niente di più falso. Sarri non è mai stato un problema, ma una soluzione. Il suo carattere non era una novità. Mi ero informato prima di prenderlo, sapevo tanto e volevo che fosse lui ad allenare la Lazio. Prima della penultima partita dello scorso campionato, a Empoli, volle parlarmi. Siamo stati insieme tre, quattro ore. Ha usato parole di miele, di cuore, spero, mi ha riconosciuto un sacco di meriti. Su Immobile? Quando stabilì il record di gol, gli dissi ‘Ciro, ti renderai conto di quello che hai fatto soltanto quando tutto sarà finito’. Lui è il più grande cannoniere della storia della Lazio. La sua umiltà è forza e insieme debolezza. Ha bisogno di sentire quotidianamente la fiducia di chi gli sta intorno. Qualche anno fa visse un periodo simile, io lo caricavo con una battuta, sempre la stessa: ‘chiama Ciro e manda a casa suo cugino’. Il centravanti della Lazio è un ruolo pesante, ma ho una stima illimitata nei suoi confronti, solo la sua onestà gli farà capire quando sarà il momento di chiudere”.
Ma perché parlate ancora di questo! Storia chiusa. Stop!
Arimani ndo stai fa’ er piacere
E quando te ricapita….
Ma alla fine che fa ? Lo volevano a Dortmund, lo voleva il Milan, lo voleva la Juve, c ha pensato L’ Inter…non se lo dovevano litigare ?
Il tuo orgoglio ?! IL NOSTRO DISONORE !!! Cialtrone dipendente del gestore !
E quanno te ricapita ?! Ma non lo voleva il Real Madrid come ds?!?
🤣🤣🤣🤣
Si vabbè però ciao eh 👋👋👋
Purtroppo….. Potevi impegnarti di meno, facevi meno danni
Si è visto…purtroppo per la Lazio….Più dannoso di una pestilenza. A mai più incontrarci.
Tanti anni fa’ hai portato buoni giocatori poi dopo a portato una serie infinita di giocatori scarsi e hai distrutto il settore giovanile e se hai dato tutto te stesso sei anche stato pagato
100%!
Vattene lontano dal calcio italiano
Ciaone 😂🤣🤣🤣
Ti stiamo quasi, quasi, rimpiangendo
Mo’ non esageriamo!!! C’è un’unica cosa di cui sono grato a Sarri ed è che è servito a mandare via Tare (che aveva sì fatto molte cose buone all’inizio ma poi negli ultimi anni quasi solo disastri). Mo’ però via anche il ribollito toscano e s’abbracciamo! Ho passato l’anno scorso a scrivere “#TareOut” e “#SarriOut”. Sul primo punto sono stato esaudito, mo’ attendo anche il secondo!