Maurizio Sarri, allenatore della Lazio, è intervenuto ai microfoni ufficiali del club biancoceleste per esprimere la sua opinione sul pareggio appena ottenuto contro la Roma.
Ecco le sue dichiarazioni: “A livello difensivo hanno fatto una buona prestazione tutti, a partire dai centrocampisti. Ho visto un’ottima intensità, sembra che abbiamo ritrovato la solidità dello scorso anno. Contento anche della prova a livello caratteriale. Mi dispiace per il risultato, ma se non troviamo più facilità a trovare gol, è difficile che la risolviamo. C’è rammarico soprattutto per la seconda occasione di Luis Alberto, dove il pallone gli è arrivato che stava rimbalzando. Purtroppo abbiamo all’Olimpico un campo amatoriale. Poi mi dicono che è uguale per tutti, ma ci sono squadre che escono dal basso, altre no. Vecino? C’è da capire se è un problema neurologico derivante dalla schiena oppure se è di tipo muscolare. Calendario? A luglio mi dicevano che sono uno che si lamenta, ma a cena con il presidente, gli dissi che a ottobre si poteva esser fuori da tutti, per una squadra che è arrivata secondo è assurdo. Ormai ci siamo. Immobile? E’ in grande crescita, oggi gli volevo risparmiare gli ultimi 15′, ma poi tre giocatori in contemporanea mi hanno chiesto il cambio”.
Il tecnico toscano è intervenuto anche ai microfoni di Dazn: “Sono soddisfatto, la squadra è in crescita, ma dobbiamo ritrovare la pericolosità offensiva. Questa è una partita particolare, il derby più sentito d’Italia. E’ difficile da gestire. Quando non la puoi vincere non la devi perdere. Anche se le palle nitide più importanti sono nostre, va bene così. Dispiace per le condizioni del terreno, è difficile giocare a calcio così. Non è all’altezza di queste due squadra. Partire da basso palla a terra è veramente un’impresa. Che cosa ci siamo detti con Mourinho? Ci eravamo visti anche prima, mi ha detto che sono un rompicoglioni e gli ho risposto ‘Se è per questo anche te’. Ma ci vogliamo bene lo stesso. Lascia perdere Mou personaggio, c’è il Mou persona che a me piace molto, mi piace meno quando fa il personaggio. Guendouzi? Il compito era chiudere centrocampista di parte e terzo difensore. L’ha fatto bene ma questo ragazzo ha una personalità straripante, se si pulisce un po’ tecnicamente diventa un centrocampista importantissimo. Cosa ci manca ancora? Attaccare e riempire l’area con continuità e quantità. È una richiesta che facciamo spesso. Felipe e Pedro non l’attaccano molto, Zaccagni è migliorato in questo ma siamo ancora indietro. Abbiamo perso un po’ la capacità di saltare l’uomo e di trovare la superiorità numerica. Speriamo di ritrovarle. L’importante è che ci siamo ritrovati mentalmente, anche la fase difensiva è tornata solida. Immobile? E’ palesemente in crescita, si vede anche in partita. Speriamo che si possa allenare con continuità queste due settimane per vederlo crescere ancora. È molto sereno. Se ci è rimasto male per la mancata chiamata di Spalletti? No, parlando con me no. Mi ha detto che tutto sommato è meglio così perché è appena tornato dall’infortunio e che ora può allenarsi con continuità. Ci ho parlato per paura che potesse avere ripercussioni a livello mentale. Kamada ala sinistra? Ce l’ho messo lì per disperazione. Mi hanno chiesto il cambio in tre. L’idea iniziale era mettere Castellanos perché Ciro aveva speso tanto e stava accusando un po’. Purtroppo contemporaneamente Felipe Anderson, Marusic e Vecino hanno chiesto il cambio. Obiettivo Champions? Dobbiamo stabilizzarci su questo livello di prestazione. I risultati saranno una conseguenza. Dobbiamo ancora ritrovare qualcosa. Ma con questo approccio mentale siamo destinati a salire”.
