La rubrica di Daniele Caroleo analizza la sconfitta della Lazio contro il Genoa e un dato non di poco conto.

La panchina numero 100 di Maurizio Sarri con la Lazio non è stata per niente positiva. La formazione biancoceleste esce sconfitta anche dalla sfida, tra le mura amiche, contro il neopromosso Genoa di Alberto Gilardino, restando a quota 0 punti in classifica dopo le prime 2 giornate di campionato: l’ultima stagione nella quale i biancocelesti non hanno vinto nessuno dei primi 2 incontri in un campionato di Serie A è stata nel 2018/19, dopo le partite perse contro Napoli e Juventus (al termine di quella stagione la Lazio di Simone Inzaghi giunse ottava in classifica a quota 59 punti, ma riuscì ad andare in Europa grazie alla vittoria della Coppa Italia contro l’Atalanta), che, ironia della sorte, saranno anche le prossime avversarie della formazione capitolina (entrambe in trasferta). In quella medesima stagione, per altro, si anche era registrata l’ultima sconfitta della Lazio contro il Genoa (2 a 1 a Genova, il 17 febbraio 2019, con il Grifone allenato da Prandelli e con la squadra biancoceleste che si era inizialmente portata in vantaggio con Badelj, uno dei tanti ex di questo match, per poi essere raggiunta e superata nei minuti di recupero): dopo quel risultato erano arrivate 6 vittorie ed un pareggio contro la compagine rossoblù.
Andando più nello specifico in merito alle recenti prestazioni della squadra biancoceleste, secondo le statistiche rese note dalla Lega Serie A, la Lazio risulta essere, attualmente, la formazione con più possesso palla (38’06’’), e quella con la maggiore media di distanza percorsa (119,109 km) e di distanza media corsa (69,252 km), mentre Ciro Immobile balza già in testa alla classifica dei legni colpiti complessivamente (2).
Il dato che salta più all’occhio, però, è quello relativo alle palle inattive evidentemente poco sfruttate dalla squadra di Maurizio Sarri: la Lazio è terza in questa speciale graduatoria, con 17 calci d’angolo battuti (dietro il Napoli, a quota 18, e la Roma, con 21), ma nessuno di questi ha, di fatto, prodotto una situazione pericolosa per la squadra avversaria (forse si potrebbero considerare 2 singoli episodi, sempre contro il Genoa, ma nessuno di questi è risultato realmente critico per la formazione rossoblù). L’altra statistica che fa ovviamente pensare, poi, è quella relativa alle reti subite (soprattutto dopo la scorsa annata, con il record di 21 clean sheet di Provedel e la conferma quale seconda migliore difesa del campionato, con appena 30 reti subite, subito dietro il Napoli campione d’Italia, a quota 28), visto che dopo queste prime 2 giornate sono già 3 le palle raccolte in fondo alla rete dall’estremo difensore biancoceleste (che comunque è attualmente il 3° portiere con più parate effettuate, a quota 7, dietro i due pari ruolo di Hellas Verona e Frosinone, a quota 10): l’anno scorso, alla medesima giornata, la Lazio aveva subito una sola rete (dal Bologna, alla prima giornata, in inferiorità numerica, dopo l’espulsione di Maximiano che aveva permesso l’esordio dello stesso Provedel), con 4 punti in classifica (contro lo 0 di questo inizio di stagione).
Sarri ed il suo staff avranno certamente molto su cui riflettere ed intervenire in questi giorni, soprattutto in vista degli ostici impegni che attendono la compagine biancoceleste nelle prossime settimane.