Sinisa Mihajlovic è stato qualcosa di speciale per il popolo laziale e tutto quello che ha fatto per la Lazio non sarà mai dimenticato.
Scriveteci qui il vostro ricordo di lui
Formello, recuperato Kamada: domani decisivo per Anderson e Lazzari
Aprile 25, 2024
20:30
La tripletta su punizione, e quando fu tra i primi a vestire la maglia col bersaglio per sensibilizzare sulla guerra in ex-Jugoslavia.
E poi da allenatore del Bologna quella volta che con estrema disinvoltura ed onestà disse che comunque lui era della Lazio, e vincerci contro un pochino gli faceva male, così come perderci contro non lo faceva incaXXare più di tanto come contro altre squadre.
Ho anche un ricordo di quando ci fu una piccola rottura tra lui e la tifoseria, che poi si ricucì.
Da cio’ che leggo , buon ultimo . è ben difficile dire qualcosa di diverso…….A parte il ricordo indimenticabile che tra , i ” leoni ” protagonisti dello Scudetto , lui ne era una parte importante , ma Sinisa , come Uomo aveva la rara dote della LEALTA’ , In campo , combattivo , trascinatore , ma mai un fallo sleale…….anima dello spogliatoio….Purtroppo , ma cio’ fa parte della nostra materiale esistenza . nell’esonero a Bologna , non si sono comportati con la stessa LEALTA’ che era nei suoi principi……Ora in cielo , negli scontri tra angeli e demoni , sara’ ancora tra i protagonisti……….BUON ANNO a tutti e sempre FORZA LAZIO.
E se tira Sinisa è gol….
R. I. P guerriero, per sempre nei nostri cuori 💙🤍
Ricordi Tanti, Tantissimi, il più bel periodo della Nostra Storia, ti ho Amato come a tutti i Laziali, Resterai sempre Uno dei più Grandi R. I. P. Grande Campione
Pubblico quello che avevo scritto nel giorno della morte di Mihailovic su questo stesso sito ma che era rimasto visibile per pochissimo.
qualche metro fuori il lato minore dell’area. Una posizione che in genere induce chi tira la punizione a crossare per i compagni più che a tentare il tiro in porta. Ma Sinisa fece partire un tiro violento e pieno di effetto che il portiere cercò invano di smanacciare e che si insaccò invece alle sue spalle. Gol! Addio Sinisa, grande giocatore e buon allenatore. Mi spiace solo che tu non abbia a vuto l’opportunità di tornare alla Lazio da mister. Ci saremmo divertiti ancora a vederti tirare qualche punizione tanto per far vedere ai giocatori come andava fatto.
Addio Sinisa. Ho appena letto che si è spento oggi a soli 53 anni Sinisa Mihailovic, giocatore di Roma, Samp, Lazio e Inter. Gran bella carriera la sua giocata in posizioni diverse, da terzino a centrocampista a centrale di difesa. Con La Lazio è stato sei anni, i migliori anni della squadra biancoceleste che vinse uno scudetto e rimase per alcune stagioni ai piani alti della Serie A. Ripensando a Sinisa non si può non pensare alla sua bravura eccezionale nel tirare le punizioni. Non importa a che distanza fosse il pallone dalla porta quando Mihailovic tirava una punizione i portieri tremavano. Giustamente bisogna dire perchè Sinisa insieme a Pirlo vanta il record di reti segnate su calci piazzati, ben 28 nell’arco della sua carriera. Quello che ricordo forse meglio è quello segnato a Londra al Chelsea che battemmo quel giorno per 2-1. La posizione di tiro non era delle migliori col pallone piazzato molto a sinistra del poriere…
Solo ‘Rambo’ Koeman del Barcellona poteva essere paragonato a lui per la potenza dei suo tiro in porta, il carisma e il senso della posizione. Sinisa lo superava pero’ nei calci piazzati… È stato uno dei giocatori più forti e completi della storia calcistica(Attaccante, Centrocampista e Difensore nella Lazio di Eriksson). Andavo molto spesso in trasferta, e voglio dire ai più giovani che fenomeni come Mihajlovic attualmente non ci sono e chissà se ci saranno(molto difficile) ancora… P.s. Non si è mai vergognato della sua fede calcistica LAZIALE, espressa più volte da allenatore di tante squadre. Lo avrei voluto ancora alla Lazio al 100%, sono sicuro che avrebbe fatto BENISSIMO con NOI; Nonostante fosse gravemente ammalato(purtroppo, più di quel che abbiamo saputo..), si è mostrato a tutta Italia, in panchina, con fierezza, tenacia e orgoglio tipico di un”AQUILA REALE. Caro SINISA, Grazie per averci rappresentato più che degnamente in campo e fuori; Soprattutto perché, COMUNQUE, sarai PER SEMPRE CON NOI! Nonostante il destino avverso ci abbia voltato vigliaccamente le spalle…
Quando era già allenatore, lo incontrai una volta sull’aereo per Belgrado e passando tra le poltrone gli dissi: Siniša, forza Lazio! Rispose: sempre.
Combattente nato non potremo mai dimenticarti