La figlia di Silvio Piola è intervenuta oggi ai microfoni di Lazio Style Radio, a 26 ani dalla scomparsa del grande goleador.
Ricorre in questi giorni l’anniversario della morte di Silvio Piola. Il grande bomber degli anni ’30 della Lazio si spense a Gattinara 26 anni fa. “Ho notato che spesso la data della sua morte è indicata il 4 ottobre 1996 – ha dichiarato oggi la figlia Paola, intervenendo ai microfoni di Lazio Style Radio – in realtà ci lasciò il 3“. Questo il suo ricordo del padre e di come lei ha vissuto il riecheggiare delle sue gesta sportive:
“Lo sport è una risorsa per chi lo pratica, ma anche per chi dopo tanto tempo lo apprezza da spettatore in un altro modo. Tutte le cose belle, che sono veicolo di emozioni buone, diventano risorse per la vita. Io continuo a vedere quanto sia grande il ricordo di mio padre, ma c’è stato anche un cambiamento generazionale. Alla mostra di papà c’erano persone di tutte le età, dai più anziani ai bambini. Questo significa che il suo ricordo è stato tramandato. Io non ricordi di papà calciatore della Lazio, perché quando nacqui, lui era già a fine carriera. Ma in generale, noi non abbiamo mai avuto suoi racconti in casa, gli piaceva anzi da nonno diventare lui spettatore dei nipotini che giocavano a calcio. L’ho visto riaccendersi in quelle occasioni. Lui ha vissuto il suo sogno e se l’è portato dentro tutta la vita. Noi figli abbiamo ricevuto l’insegnamento che la fatica premia“.