Lazio, nessun imbroglio sul test. Valori border line, ma tutto in regola
L’edizione odierna del Corriere dello Sport riporta che l’inchiesta della Procura di Avellino in merito ai tamponi sospetti in casa Lazio va verso la chiusura. I fatti risalgono al novembre scorso quando i tamponi effettuati da Ciro Immobile, Thomas Strakosha e Lucas Leiva hanno avuto esiti altalenanti in pochi giorni, costringendo i calciatori a saltare 3 gare su 4 in quel periodo. Proprio la gara con il Torino, finita 4-3, è finita nell’occhio del ciclone, con tanti sospetti in merito all’impiego del centravanti che però era risultato negativo e quindi disponibile. L’inchiesta ha visto ben 95 tamponi riprocessati, con tanto di test del DNA, nei giorni scorsi però il Gip ha depositato alla Procura di Avellino la perizia: nessun imbroglio, nessuno scambio di provette o tamponi. Le incongruenze sono causate da valori border line che variano da laboratorio a laboratorio in base ai parametri utilizzati, i macchinari, la conservazione ed altri fattori, ma tutto in regola. L’inchiesta, aperta all’inizio di novembre, è in dirittura d’arrivo. Stanno scadendo i termini: dopo sei mesi, i magistrati possono archiviare o chiedere un’ulteriore proroga alle indagini per altri sei mesi oppure chiudere il procedimento con il rinvio a giudizio.