Franco Caravita, storico capo ultras della curva nerazzurra, è intervenuto sulla limitazione a cento persone per il funerale di Fabrizio Piscitelli
È di ieri la notizia della svolta sui funerali di Diabolik: la famiglia di Fabrizio Piscitelli e la Questura hanno raggiunto l’accordo per far svolgere le esequie al Divino Amore.
Il paletto è quello del numero chiuso, con massimo un centinaio di persone ammesse alle esequie. Sul punto è intervenuto all’Adnkronos Franco Caravita, storico leader della Curva Nord dell’Inter (gemellata storicamente con quella della Lazio):
“Spero venga messa in risalto l’assurdità di questa cosa. È una cosa vergognosa non solo secondo noi, ma secondo l’opinione pubblica: è allucinante che non si possa essere liberi neanche di andare a un funerale”.
Il capo ultras nerazzurro prosegue:
“Le persone sarebbero convogliate solo per dare un ultimo saluto e non certo per creare problemi, questa è una presa di posizione del questore di Roma. Non la capiamo noi, ma non la capisce nessuno. Le vere motivazioni non esistono, sono solo frutto di immaginazioni di una persona che ha altre mire politiche, vuole fare a tutti i costi un gesto eclatante, secondo noi per farsi dare un grado in più. La sua decisione non serviva, non serve e non servirà”.
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