
Il numero uno della Lazio, Claudio Lotito, festeggia oggi i 15 anni di presidenza: questo il suo intervento a Sport Mediaset
Il 19 luglio 2004, Claudio Lotito diventava presidente della Lazio. Nel giorno del suo 15° anniversario, il numero uno biancoceleste è intervenuto ai microfoni di Sport Mediaset.
Queste le dichiarazioni del patron laziale sugli obiettivi della società, la situazione Milinkovic e la permanenza di Inzaghi e Tare.
Le ambizioni della società
“Mi immagino una società altamente strutturata e organizzata, potenzialmente forte dal punto di vista economico-patrimoniale e che combatta per le prime posizione nel calcio internazionale”.
L’obiettivo Champions
“Mi auguro che quest’anno ci sia la consapevolezza delle nostre potenzialità”.
Futuro Milinkovic
“Non è un problema economico, sarebbe riduttivo e si svilirebbe il rapporto che abbiamo io e la società con lui e viceversa. Lo scorso anno ho avuto il coraggio di respingere alcune offerte importanti. Quest’anno, per gli impegni assunti con il giocatore e il suo staff e per quello che ha dimostrato, avrei meno armi da spendere per evitare che siano appagati i suoi sogni e soprattutto le sue aspettative”.
La permanenza di Inzaghi e Tare
“L’erba del vicino è sempre più verde. Ritengo che sia stata giusta la scelta di Inzaghi e in particolar modo di Tare. È maturata la possibilità che la Lazio fosse casa propria e che qualsiasi altra destinazione avrebbe consentito loro di ottenere maggiori guadagni, ma probabilmente meno soddisfazioni”.
Dinastia Lotito?
“Se la salute mi assiste, spero di rimanere nella condizione di poter continuare. Essere presidente della propria squadra del cuore è la cosa più bella, spero di poter passare il testimone a mio figlio, che ha un attaccamento molto particolare nei confronti di questi colori”.
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Lotito se vuole andare via all’estero qui in Italia non lo meritano lui è un campione e deve andare nelle squadre grandi perché anche lui è un grande