Claudio Lotito festeggia oggi 62 anni: il presidente della Lazio è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3, leggi le sue dichiarazioni
Claudio Lotito festeggia oggi 62 anni. Per l’occasione, il presidente della Lazio – nato il 9 maggio 1957 – è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 per parlare della finale di Coppa Italia e di altri temi.
Partendo dalla sfida del 15 maggio contro l’Atalanta, il numero uno biancoceleste ha espresso quest’auspicio:
“Questa è una squadra che può competere alla pari con tutti e che deve dimostrare il proprio valore. Purtroppo il posizionamento in classifica non corrisponde alle reali qualità di questa squadra, speriamo che nel rush finale ci sia il colpo di coda per il riscatto“.
“Onorato di rappresentare questa società”
“Sono onorato di rappresentare questa società. Oggi siamo un club forte economicamente, appetibile per i giocatori. Una grande famiglia che può vedere al futuro senza la paura di non esserci domani. Io sono il proprietario dal punto di vista giuridico, ma ho l’obbligo di tutelate la tradizione e la storia del club, dare forza e conseguire risultati sportivi anche a livello internazionale”.
“Dare certezza di un progetto e di un futuro è fondamentale. Io sono il proprietario dal punto di vista giuridico, ma in realtà sono colui che deve preservare e tramandare i valori di questo club per dare forza e conseguire risultati sportivi anche a livello internazionale“.
“Non si vive di solo risultato sportivo, la Lazio è sempre prima per le iniziative negli ospedali, nelle scuole. Abbiamo questa grande responsabilità di amministrare questo grande patrimonio storico-sportivo dal 1900 che dobbiamo conservare e tramandare. Dobbiamo investire sui giovani che devono essere tifosi della Lazio e che devono incarnare questi valori. Non a caso siamo stati insigniti del titolo di Ente Morale“.
Contrario alla SuperLega
Martedì Lotito è intervenuto a Madrid durante l’incontro dell’European Leagues per esprimere la propria contrarietà all’idea di una SuperLega europea:
“C’è una filosofia che vede il calcio solo come business e quella che guarda alla passione dei tifosi, del territorio. Non possiamo privarli del sogno di conseguire un risultato, anche se non c’è una grande disponibilità da parte del club. Quando si deve pianificare la strategia del calcio del futuro, devono concorrere tutte le componenti e tutte le società. Non dobbiamo privare questo sport dell’anima vera, del sogno, della passione e della possibilità di conseguire il risultato anche se si parte svantaggiati“.
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