Lazio, Fabiani: “Siamo all’inizio di un percorso. Sul mercato…”

Lazio, le parole di Fabiani ai microfoni ufficiali della radio biancoceleste

Fabiani Lazio

Ai microfoni di Lazio Style è intervenuto il direttore sportivo del club biancoceleste, Angelo Fabiani, per fare il punto sulla stagione biancoceleste, in occasione dell’ultimo giorno del 2024. Queste le sue dichiarazioni:

Zaccagni? Se Baroni ha ritenuto di concerto con la società di dargli la fascia di capitano vuol dire che è un ragazzo maturo, serio, che ha sposato il nostro progetto. Questo lo dice la sua storia. La partita che mi ha dato più gioia è stata la sconfitta con l’Inter. Ho visto lo stadio e i tifosi applaudirci a fine partita. Questo è sintomo di grande fiducia che questi ragazzi stanno riscuotendo. Si inizia a intravedere una mentalità vincente. Poi ci sono partite che nascono male e che si perdono, tra noi e l’Inter non ci sono tutti questi gol di differenza. Mi è rimasto impresso quello che è accaduto nel post partita, il tributo ai calciatori, da qui dobbiamo cogliere gli aspetti positivi”.

Contributo dei ‘senatori’ come Zaccagni? Le scelte che abbiamo fatto sono state condivise anche con alcuni dello spogliatoio, tra cui Zaccagni. Ci sono sempre confronti giornalieri, c’è una condivisione su tutto. Nulla di nuovo, siamo abituati a lavorare di squadra e a prendere consigli da tutti. Tra presidente, dirigenza, staff tecnico e giocatori ci sono sempre confronti. Il segreto è questo. Questi ragazzi stanno maturando, hanno la consapevolezza dei propri mezzi. Sta emergendo la volontà, lo spirito, la voglia di conseguire il risultato di partita in partita. Un grande plauso va fatto a loro, a Baroni che si è calato in questa realtà e non era facile. L’ha fatto con grande umiltà e i ragazzi stanno rispondendo sul campo”.

Settore giovanile? Siamo presenti a livello anche di settore giovanile, da qualche anno a questa parte stiamo ottenendo dei buoni risultati. Il lavoro è appena agli inizi. Per migliorarci ancora di più, il presidente Lotito sta costruendo l’Academy a Formello. Nel futuro ci sarà un ulteriore impulso positivo. Ne approfitto anche intanto faccio gli auguri a mister Sanderra perché ha subito un intervento, gli auguriamo una pronta guarigione e lo aspettiamo qui al suo posto. La società vuole crescere in tutte le sue sfaccettature. Avere squadre che si allenano su più campi può essere dispersivo. Per questo il patron ha deciso di fare un nuovo investimento con nuove infrastrutture, che sono fondamentali. Noi su questo dobbiamo recuperare un po’ di terreno perduto. Credo che il prossimo futuro sia dalla parte della Lazio e del settore giovanile. La famiglia Lotito ci tiene tantissimo”. 

Lazio Women? Quest’anno purtroppo potevamo avere qualche punto in più per stare in una zona più tranquilla. Ma dal punto di vista del gioco, dell’applicazione e della presenza di questa squadra, in un campionato difficile come la Serie A, si stanno facendo valere. Credo che il girone di ritorno, con un pizzico di fortuna in più, si può fare bene. Va dato atto per questo allo staff”.

Sorpreso dalla Lazio fin qui? Non mi soffermo sui numeri. Penso a quello che dovrà accadere la prossima partita, io vivo giorno dopo giorno. Non ho tempo per gioire o soffrire per il passato. Quello che mi fa piacere è la mentalità vincente che stiamo acquisendo, fa la differenza. Siamo all’inizio di un percorso. Siamo ripartiti da zero, per un programma triennale: siamo al 40/50%. Cullarci su quello che abbiamo fatto sarebbe un errore madornale. Dobbiamo dare sempre impulso a quelle che sono le nostre idee”.

La mentalità che si sta creando nell’ambiente? Negli anni complessivi la Lazio ha fatto bene, chi ha operato ha fatto un ottimo lavoro. Ma io non mi accontento mai, voglio sempre di più come tutta la società. Questa mentalità deve essere recepita e portata in campo. Il risultato è fondamentale, ma quello che conta è la crescita mentale giorno dopo giorno che deve far parte di una struttura, di uno spogliatoio, anche del mondo Lazio di tutti quanti. Ho visto una crescita anche dei tifosi. Mi rimarrà impresso a vita il tributo dello Stadio Olimpico ai propri giocatori a Lazio – Inter. Questa mentalità ci deve essere sempre, negli anni”.

Se rifarei e accetterei tutto? Si, comprese le critiche costruttive che ci aiutano a crescere. Noi non siamo esenti da errori di valutazioni, ma con la nostra mentalità passano in secondo piano. Vorrei ricordare i tantissimi tifosi alla stazione Termini per quando siamo andati a Napoli. Mi auguro poi che venga meno questo fatto di vietare le trasferte, perché non va bene. Ci sono stati dei momenti che hanno segnato un punto d’incontro tra l’ambiente e la società tutti, compresi i magazzinieri e i cuochi. Certi risultati non vengono a caso, ma anche soprattutto a chi sta dietro le quinte che sono determinanti e fondamentali per la crescita dei risultati, della società e degli obiettivi”.

Flavio, Francesco, Eriksson e Mihajlovic? In questo momento poi rivolgiamo un pensiero ai genitori di Flavio e Francesco, alla famiglia di Eriksson e di Mihajlovic. Sono tutte persone che rimarranno in eterno nel cuore dei tifosi laziali. Non possiamo dimenticare chi ha fatto la storia, chi ha sofferto per la Lazio. Mandiamo un abbraccio a tutti. Da lassù ora loro ci guardano e ci guidano verso alti orizzonti”.

Iniziare il 2025 con un regalo per i tifosi? Si, abbiamo attivato tutte le procedure. Pensiamo che, nei prossimi giorni, riusciremo a fare un allenamento al Fersini aperto al pubblico. Dobbiamo chiedere tutti i permessi necessari, ma non credo ci saranno problemi. La società tutta vuole stare vicino al mondo Lazio, che sta dando qualcosa di straordinario a questo club. Tutto ciò ci dà una grande forza e una grande spinta”.

Fazzini? È un ottimo giocatore, i nostri scout lo hanno monitorato. Lo conosciamo, come tanti altri. Il mercato non lo fanno i social, ma una serie di convergenze tra le persone preposte. Quando abbiamo preso Dele-Bashiru, fosse stato solo per me difficilmente sarebbe arrivato. Ma poi con Bianchi, con le valutazioni dell’area scouting, con l’idea di Baroni e con l’osservazione del presidente Lotito abbiamo capito che era un rischio che potevamo correre. Questo ragazzo oggi ci sta dando risposte sul campo, come lui anche Tchaouna e tutti gli altri. A me piace condividere le cose con tutti e confrontarmi. La mia teoria e il mio modus operandi è esattamente questo”.

Innesto a centrocampo? Fazzini è un ottimo giocatore come ho già detto, adesso ce lo stanno accostando in tutte le salse. Il calcio si fa con o senza Fazzini, se c’è l’opportunità di unire l’utile al dilettevole la società non si tirerà indietro. Vi posso garantire che stiamo visionando anche altri profili, sicuramente qualcosa la faremo. Vorrei però ricordare a me stesso che il mercato di gennaio si chiama da sempre mercato di riparazione. Al netto di qualche piccolo disturbo avuto per infortuni c’è poco da riparare, ma se vediamo che possiamo migliorare lo dobbiamo fare. Questa non è una promessa, ma una linea guida che ha la società. Non c’è alcun tipo di impedimento, una cosa però mi sento di dirla. Non faremo operazioni per compiacimento personale, noi faremo operazioni funzionali per il progetto altrimenti andiamo fuori dagli schemi che ci siamo prefissati”.

“Il mercato alla Lazio non lo fanno i social o i procuratori, lo fanno gli operatori nella più totale condivisione tra tutti coloro che hanno delle responsabilità all’interno del mondo Lazio. Questo modus operandi partito nel settore giovanile sta dando grandi soddisfazioni, non possiamo allontanarci da questo modo di fare. Basta poco per rovinare il giocattolo, prendere un giocatore fortissimo ma che lo spogliatoio non accetta non è nelle nostre intenzioni. Come Fazzini ci sono tanti altri giocatori bravi, vedremo come evolverà la soluzione nei prossimi giorni. Odio però le forzature, inflazionare un nome non è positivo”.

“Alla Lazio bisogna entrare in punta di piedi, come hanno fatto gli altri che sono stati accettati da Zaccagni, Marusic, Patric e gli altri. Non mi sognerò mai di mettere un elemento di disturbo nello spogliatoio, non mi permetterei mai di dire questo relativamente a Fazzini sia chiaro. Noi prenderemo giocatori funzionali e condivisi da parte di tutti quanti, dagli operatori di mercato ai magazzinieri. Prima di Natale è venuto a trovarci Milinkovic e ha preso il caffé con i magazzinieri, mi ha fatto enormemente piacere e questi sono i giocatori funzionali per noi. Finché farò parte di questa società funzionerà sempre così”

L’infortunio di Vecino? Ci sono delle varianti che condizionano le società, non è successo solo a noi. Sono delle varianti che purtroppo cambiano le strategie, ma Baroni è stato un fenomeno in questo perché ha saputo nascondere tutto questo. Non ha fatto trasparire nulla, non si è mai appellato agli infortuni o alle assenze. Questo sta a significare che la si pensa tutti allo stesso modo”.

Se la società è soddisfatta dell’apporto di tutti i nuovi arrivi? Col senno del poi si potrebbe dire che è stato sbagliato qualcosa. Io ci metterei la firma a sbagliare 1-2 elementi su 14 nuovi acquisti. Non parlerei però di errori: ci sono giocatori che entrano subito nel meccanismo e giocatori che tardano a entrare. Quando arrivò Milinkovic non ebbe subito l’impatto che poi ha avuto per anni, bisogna dare del tempo a questi ragazzi. Tutti hanno giocato e tutti hanno dato il loro apporto con professionalità”.

Con Baroni si sta già pensando anche alla prossima stagione, vista l’età di Pedro,e si proverà a blindare Gila oppure il fascino del Real avrà il sopravvento? Di fascino ne ha talmente tanto la Lazio che non penso al fascino altrui. Gila ha ancora qualche anno di contratto qui, è stata brava la società ad avere l’intuizione giusta per prenderlo quando non lo conosceva nessuno. Per tanto tempo non ha giocato, poi è sceso in campo ed è stato bravo lui a imporsi”.

Visto il rendimento della Lazio è lecito aspettarsi offerte per i “big” di questa squadra? “Nonostante ciò che si possa rimproverare al presidente questo è il suo limite. Lui è restio a mandar via i giocatori perché ci stabilisce un rapporto di empatia, sarà difficile lasciar andare via qualche giocatore se dovesse arrivare l’offerta giusta. Io sono per il prendere e cedere, far capire al presidente che può privarsi di qualcosa che gli appartiene è difficile”.

Possibili rinnovi per Pedro o Vecino? Non ci sono problemi con loro, spesso chi sta a scadenza dà il doppio o il triplo perché deve far vedere che è ancora un giocatore importante. Quando sento dire che abbiamo messo alla porta tizio o caio voglio sottolineare che nessuno è stato messo alla porta. Abbiamo accontentato chi ha voluto cambiare aria. Un conto è lavorare con Milinkovic, Luis Alberto, Immobile e Cataldi dei tempi migliori, per alcuni si può parlare di un rischio incosciente quello che abbiamo corso in estate. Mi sarebbe piaciuto lavorare con questi mostri sacri, ci sarebbe stato meno lavoro da fare, ma il calcio purtroppo ha un inizio e una fine. Legittimamente hanno voluto fare delle valutazioni diverse e hanno voluto cambiare aria”.

Castrovilli? Lo abbiamo preso quest’anno facendogli un anno di contratto, sapevamo che aveva delle problematiche fisiche. Questo infortunio al crociato non gli ha mai dato ulteriori problemi, ha avuto degli infortuni forse legati ad altre situazioni. Quando è stato chiamato in causa ha fatto la sua parte, potevamo fare molto di più ma non avere il minutaggio nelle gambe non lo ha aiutato. Togliere il posto a Rovella, Guendouzi o allo stesso Dele-Bashiru non è semplice e non è semplice trovare un giocatore che possa pareggiare il livello di questi giocatori. L’asticella si è alzata, vi avevo detto che l’obiettivo era quello di lavorare come Feyenoord, Celtic e Atalanta, stiamo seguendo questo percorso. Siamo a cinque mesi di un programma triennale, stiamo facendo bene ma il programma prosegue. Non siamo arrivati a fine percorso, ci sono ancora alcune cose da sistemare ma le idee sono piuttosto chiare”.

Se sono soddisfatto della crescita di alcuni acquisti dello scorso anno? Da qualcuno mi sarei aspettato una crescita più sostanziale, ma non ne faccio una colpa. C’è chi cresce in fretta e chi ha bisogno di più tempo, ma sono convinto che tutti gli investimenti fatti avranno una loro logicità e avranno buon fine. Come società siamo soddisfatti di tutti”.

Tanti tifosi stanno inviando messaggi di scuse? È una cosa che odio, era legittimo e normale non conoscere tutto di tutti. In quanti si ricordano che Fabiani ha portato il Messina in Serie A? Per scelta mia, ho spesso scelto di cambiare aria: a me non piace apparire. Su Wikipedia c’è scritto che ho fatto due squadre, in realtà ho lavorato in 12 società”.

“I tifosi non si sentivano sicuri: ci stava, viste le dimissioni di Sarri e la situazione Tudor. Ho accettato tutto perché queste erano critiche costruttive e per il bene della Lazio. Queste scuse mi creano un forte imbarazzo, ma poi scuse di che cosa? Questo è sport, ci sono tante altre cose per cui chiedere scusa. Io dovrei chiedere scusa a qualche tifoso. Non accetto le scuse e non dovrebbero farle ma non per maleducazione, ma perché quelle critiche erano giustificate. Se non si può criticare, il tifoso non ha più un ruolo”.

“Pur avendo perso con l’Inter, per me la partita più bella è stata quella per l’unione tra squadra, società e tifosi. Nelle ultime cinque partite con Napoli, Ajax, Inter, Lecce e Atalanta con questa mentalità abbiamo fatto dieci punti. Quell’applauso dopo Lazio-Inter è stata la cosa più bella da quando sono alla Lazio, quell’atteggiamento significa maturità. I tifosi ci hanno chiesto di assistere a un allenamento, il presidente ha detto di aprire senza problemi, poi ovviamente bisognerà rispettare dei paletti di sicurezza. Vogliamo fare un percorso insieme ai tifosi, per me questo è un elemento di grande soddisfazione”.

Un augurio per questo nuovo anno? Vorrei estendere gli auguri a tutto il mondo Lazio, vorrei estendere gli auguri anche a chi oggi purtroppo versa in condizioni meno buone delle nostre. Tutti coloro i quali soffrono per un qualcosa, un grosso abbraccio da tutto il mondo Lazio, mi faccio portavoce dei tifosi, dei giornalisti e del presidente. Che sia una buona fine di anno e auguro di iniziare il nuovo anno con le migliori condizioni e i migliori auguri”.

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Marco Gazza for ever
Marco Gazza for ever
7 mesi fa

Caro miglior Ds del mondo ti spiego una cosa facile facile da capire:il problema del tuo datore di lavoro è che avrà cominciato 10 percorsi o progetti che poi sul più bello( ossia quando si sta per fare il salto definitivo) interrompe scientificamente segando le gambe all’ allenatore di turno e così si ricomincia da capo senza mai arrivare a dama per combattere per il titolo….remember Pektovic, Inzaghi e Sarri? fate ridere tutta Italia….

Pablo
Pablo
7 mesi fa

Sempre la stessa storia….Società modellata sul Borgorosso football club…comunicazione in stile circense con acrobazie da imbonitori….facile il contesto in cui parlare senza domande scomode ( a casa propria e canale radio proprio!) …..e un sistema assistenziale ormai collaudato verso una parte della tifoseria per proteggersi dalle contestazioni stesse….Gestione da terzo mondo del sistema calcio internazionale…..Vedremo in futuro se i meriti della squadra in campo collegati ad una buona sorte saranno più forti del prevedibile e programmato flop del mercato invernale…finalizzato dolosamente ad evitare che la squadra possa aumentare i livelli di competitività generali….

SS LAZIO 1900
SS LAZIO 1900
7 mesi fa

Il fantastico DS ha nel palmares la promozione del Messina in serie A.
Roba forte da brividi 🥶🥶
Parla parla parla senza dire niente
Avrebbe allestito una rosa con mpetitiva; aspettiamo la fine del campionato per valutare.
Intanto vanno presi 2 rinforzi a centrocampo tenuto conto dell’inutile castrovilli e della coperta corta al centro del campo.
⚪🔵Lotito e Fabiani liberate la LAZIO ⚪🔵

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7 mesi fa

Ma chi ti crede se dici altre tre parole Lotito ti caccia.

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7 mesi fa

💙💙🦅

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7 mesi fa

Non prendono nessuno come sempre

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