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Lazio, Guendouzi: “Imparo tantissimo con Sarri, è molto bello lavorare con lui. Ho una mentalità vincente”

Lazio, le parole di Guendouzi nell'intervista rilasciata a The Athletic

Mattéo Guendouzi ha rilasciato una lunga intervista al sito The Athletic, nella quale

Ecco le sue dichiarazioni: “Sarri? Ho trascorso sei mesi con lui, ma sembra che abbia trascorso uno o due anni perché imparo tantissimo con lui ogni giorno in allenamento. Tatticamente so cosa devo fare in campo. Ora sembra automatico, ma è molto bello lavorare con lui perché è un allenatore straordinario. Ricordo di aver perso la finale di Europa League (4-1) quando lui era al Chelsea e io all’Arsenal nel 2019. Ho imparato molto perché quando sei un giovane calciatore in Francia, è più una questione individuale. e meno riguardo al collettivo. Mentre qui in Italia e con Sarri imparo molto tatticamente. È stato molto importante imparare questo lato del calcio. Io vulcanico? Lo sono sempre stato, fin da quando avevo sette-otto anni. Quando perdo una partita, urlo sempre. E’ la mia mentalità: quando scendo in campo voglio vincere. Sono fortunato in questo: gioco e ho giocato in grandi club, e qui per vincere ti serve questa mentalità. Fa parte della mia mentalità, voglio sempre vincere e non pareggiare o perdere. E’ per questo che a volte in partita ho delle reazioni sopra le righe. Sono sempre concentrato sulla partita e penso solo alla vittoria e ad aiutare la squadra. Con l’età imparerò anche a diventare calmo, ma voglio mantenere questa mentalità: voler vincere sempre. E’ la cosa più importante per me. Il mio periodo all’Arsenal? Non ho rimpianti per quello che ho fatto lì. Avevo 19 anni e in due anni ho giocato 85 partite. Ottantacinque partite per un grande club come l’Arsenal sono tante. Ho cercato di dare il massimo per il club. Nella mia prima stagione siamo arrivati ​​quinti, a un solo punto dalla Champions League, e abbiamo perso la finale di Europa League. Quando finisci quinto in Inghilterra, è come se fossi secondo o terzo negli altri campionati. L’Inghilterra è molto competitiva, anche con le squadre in fondo alla classifica. E’ forse il campionato più grande del mondo perché ogni partita è molto, molto difficile. Sono molto felice di quello che ho fatto lì. A 24 anni, Guendouzi ho già giocato in Francia, Germania, Inghilterra e Italia? Ogni campionato è molto diverso. In Italia conta di più il lato tattico del gioco, mentre in Francia, Germania e Inghilterra si punta di più sul calcio offensivo, c’è più spazio per giocare. In Italia è più difficile segnare perché le squadre sono molto organizzate. Ogni partita è molto difficile. Ecco perché sarà molto difficile qualificarsi per la prossima Champions League”.

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