Lo stadio Flaminio non può essere soggetto a modifiche architettoniche e strutturali. Lo sostiene e lo ribadisce la Fondazione Pier Luigi Nervi Project che – con altre associazioni cittadine come Carteinregola, DOCOMOMO Italia, Associazione Ranuccio Bianchi Bandinelli, VAS Verdi Ambiente e Società, Cittadinanzattiva Lazio  – ha inviato una pec al Comune, al sindaco Gualtieri, ma anche ai ministri Abodi (Sport) e Sangiuliano (Cultura) per chiedere di bocciare progetti secondo loro non idonei.

“Le scriventi associazioni chiedono che prima di intavolare interlocuzioni con i soggetti interessati sia escluso qualunque progetto che comporti modifiche alla struttura architettonica che non mettano in atto le proposte contenute nel Piano di Conservazione elaborato dall’Università La Sapienza finanziato dalla Getty Foundation”.

Inoltre nella lettera, indirizzata anche all’assessore allo Sport Onorato e all’assessore all’Urbanistica Veloccia, si fa riferimento anche a un dibattito pubblico sullo stadio Flaminio: “Le ipotesi presenti e future siano portate a conoscenza della cittadinanza, e che nessuna trasformazione e destinazione sia progettata senza essere stata oggetto di un dibattito con la città, all’interno di un piano che riguardi tutto il quadrante in seguito alla valutazione degli impatti sulla vivibilità del quartiere e che coinvolga gli abitanti in un processo partecipativo, come già per il masterplan e per i servizi locali del Progetto Flaminio – Città della scienza, a monte di ogni decisione”.