Maurizio Sarri, tecnico della Lazio, è intervenuti anche ai microfoni di Sky Sport, alla vigilia della sfida di Champions League contro il Celtic.
Ecco le sue dichiarazioni: “Parlando col mio staff, siamo arrivati alla conclusione che noi non siamo cambiati e non abbiamo cambiato il nostro modo di lavorare. E’ un momento difficile, ma io sono venuto qui per rimanere un lungo periodo. E i periodi difficili prima o poi vanno affrontati. Chiaramente lo stato d’animo non è che sia dei migliori. Abbiamo perso una partita preoccupante, piatta, poco propositiva, senza aver dato il senso di divertirsi in campo. Il primo problema da risolvere è quello dell’approccio mentale, che mi sembra di livello scadente. In questo momento non siamo sicuramente ad un grande livello. In Champions la Lazio sembra una squadra diversa? La spiegazione va ricondotta alla motivazioni che può dare la Champions, ma anche questo rappresenta un limite. Domani giocheremo una gara importante, l’atmosfera di questa competizione ogni tanto tira fuori emozioni particolari”.
Ma ci fa o ci è? Questo manco con le cannonate si sposta. E cmq è in piena sintonia con el presidentissimo a cui regge il sacco nè più nè meno come faceva il buon (si fa per dire) Tare
Esatto Fabrix. Cambiano i musicanti ma non la musica. Alla faccia di chi vede in Sarri il paladino dell’antilotitismo. Questi due sono compagni di merende.
Sarri rimarrà fino a fine contratto purtroppo
Mi sa tanto, a meno di un vero cataclisma (tipo terz’ultima in classifica alla fine girone di andata: cfr. Ballardini gennaio 2010)