Tony Malco, noto cantautore e tifoso della Lazio, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Repubblica, in occasione dei 40 anni di ‘Vola Lazio Vola’, ormai diventata da tempo l’inno ufficiale del club biancoceleste, che saranno celebrati questa sera con un evento all’Auditorium di Roma. Saranno presenti 1300 spettatori e diversi ospiti, tra cui 25 vecchie glorie della Lazio, dagli anni ‘60 in poi. La serata sarà finalizzata a una raccolta di beneficenza per la Onlus Mango, che si adopera a favore dei bambini in Paraguay.
Ecco, a proposito di derby, l’ultimo è stato un po’ deludente, no?
“Io ne ho vissuti tanti in 60 anni. Alcuni con la paura di perdere, altri addirittura con la paura di vincere, come è successo domenica scorsa. Una costante che spesso si ripropone nelle squadre capitoline. Per me la Lazio è più forte della Roma, però non ha saputo avere quella lucidità e convinzione per aggiudicarsi la partita. È stata anche sfortunata su quel palo di Luis Alberto e secondo me quel rigorino su Guendouzi all’inizio c’era. Però non voglio recriminare, perché alla fine, tirando le somme, probabilmente nessuna avrebbe meritato davvero di vincere”.
Di Sarri cosa ne pensa? Le piace come allenatore?
“A volte è un po’ testardo, nel voler seguire a tutti i costi la sua filosofia di calcio e la sua idea. Però quando riesce a trasmetterla ai giocatori, che la interpretano nel migliore dei modi, allora vediamo una gran bella Lazio. Altre volte invece vedo un tikitaka esasperato. A me piacerebbe invece vedere un gioco più pratico, come quello a cui ero abituato io: i classici lancioni per Chinaglia che andava via e si portava dietro mezza difesa. Il brutto e il bello di questo gioco è che ognuno lo interpreta in modo diverso. Basti pensare che io nelle mie canzoni parlo di pali quadrati”.