Lazio, Elena Kalinina, madre di Ivan Provedel, ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport, nella quale ha raccontato diverse cose del portiere biancoceleste
Ecco le sue dichiarazioni: “Lo portavamo dappertutto. Ma lui si lamentava del fatto che il papà andasse poco a vederlo. Doveva mandare avanti l’azienda. Ivan si merita tutto. Ha inseguito il suo unico desiderio. È partito da attaccante, ma voleva giocare in porta. Fino a 15 anni ha fatto la punta. Guardava le cassette del suo idolo Toldo e in giardino con la nonna lo imitava. E io in casa gli facevo i piatti russi: le minestre, il gulasch con i piselli, le crepes con la marmellata. Li adora ancora oggi. A 16 anni è andato all’Udinese. Poi al Chievo, al Pisa si è guadagnato il posto. Mi hanno chiamato in tanti dalla Russia. Tifano per lui, dicono che è un russo che gioca in Italia. Quando a Empoli fu operato due volte, lo chiamò Gigi Buffon, Ivan pensò a uno scherzo. Ora se lo trova in Nazionale. Per lui è un mito assoluto”.
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Non ve incula nessuno mai,non avete appeal