
Lazio, per l’ennesima volta la squadra di Sarri non riesce a reagire quando subisce gol
Quando subisce gol, la Lazio non sa reagire. La sconfitta con la Juventus è l’ennesima conferma della “sindrome da rimonta”, come la chiama Repubblica dei biancocelesti. Considerando lo scorso campionato e queste prime 4 giornate, la Lazio ha vinto solo una volta dopo essere andata subito sotto nel punteggio: lo scorso 13 agosto contro il Bologna.
“Insomma – scrive Repubblica – quando gli avversari colpiscono per primi, la squadra non riesce a reagire mai. E fa una fatica mostruosa anche a segnare dopo aver incassato un gol: oltre a ieri, ci è riuscita solo in cinque occasioni, in casa contro Bologna, Lecce, Cremonese, Juve nel campionato 2022-2023 e poi a Napoli prima della sosta”.

105 partite con Sarri in panchina solo 6 vinte in rimonta di cui 4 alla prima stagione e 2 lo scorso anno, 1 in campionato e 1 in Europa League
Empoli-Lazio 1-3
Lazio-Spezia 6-1
Lazio-Inter 3-1
Spezia-Lazio 3-4
Lazio-Bologna 2-1
Lazio-Midtjylland 2-1
Statisticamente segniamo la maggioranza dei gol in contropiede. Preso il gol si chiudono ed iniziamo col tikkettokke. Non voler utilizzare moduli alternativi avvantaggia l’avversario.
Solo berardi
Trend dell’era sarri. Si è andati in rimonta solo contro lo spezia alla prima stagione, dove con acerbi vincemmo.
Per il resto da 3 anni sempre gli stessi errori, su determinati campi come torino andiamo a fare le gite, quando si va sotto la squadra trova solo reazioni sterili e senza senso, al 95% dei casi la parttia è persa
Ogni volta che prendiamo un gol la partita finisce, così non si va da nessuna parte
Sono tre anni che sento sempre la stessa solfa…
Sarri é un dinosauro. La sua capacità di motivare i giocatori è pari a 0. Piglia appunti. Ma pigliatelo………
Sindrome ventennale da Lotito….
Sindrome da Sarri e da squadra senza palle
Ma come si rimontano e si vincono le partite se non si hanno gli attaccanti validi ?!?!?!…questo potrebbe succedere se immobile fosse ancora un giocatore valido…E se, quando c’era ancora il ciro d’una volta, avremmo avuto negli anni scorsi delle punte all’altezza come alternativa avremmo raggiunto ben altri risultati (sia in Italia che in Europa)
Non e’ solo questione di Ciro, in evidente difficolta’, e’ questione di mentalita’ che evidentemente l’allenatore non riesce a trasmettere ai giocatori: fame, volonta’ e grinta.
Esatto