Queste le parole del tecnico a Sportitalia

“Sul mercato mi limito a dire se i giocatori sono utili o meno. Poi se posso decidere, un miliardo a Lotito di danno glielo faccio (ride, ndr). Berardi? Lo vorrei allenare, come Frattesi e Maxime Lopez. Milinkovic è un problema per la società, magari per me è una risorsa. Dipende dal ragazzo. Se sta con la testa libera è di un livello straordinario. Ha fatto una quarantina di gol e assist in questi due anni. Poi decide la società. Vice Immobile? Dipende dalle situazioni. Se Anderson deve rimanere ala, deve arrivare un attaccante più pronto, altrimenti può arrivare un giovane. Si decide in base alla rosa che viene fuori. Torreira l’ho visto benissimo alla Samp e alla Fiorentina. Loftus? C’ho pensato, ma certi stipendi per noi non sono alla portata.”

Su Giuntoli e la Juventus:

“Purtroppo per noi (la Lazio, ndr) li rimetterà a posto”

Sulla Roma e su Mourinho:

“La Roma già gli anni scorsi era una grande squadra. Mourinho mi è simpatico e non sento rivalità. Ci ho parlato ed è intelligente. In Chelsea – Manchester è successo qualcosa di cui poteva approfittare dal punto di vista mediatico e non l’ha fatto. Si è dimostrato uomo e lo rispetto.”

Su calendario e futuro:

“Fossimo arrivati ottavi, saremmo andati in deroga a Madrid. Menomale che siamo arrivati secondi… Calendario inizialmente molto pesante. Siamo arrivati secondi perché abbiamo fatto bene, ma le altre hanno fatto meno bene e non sono sicuro possa ricapitare. Futuro? Voglio andare avanti qui. Ripetersi sarà difficile, anche se l’obiettivo sarà rimanere in Champions. Il calcio attuale ti stressa e mi diverto meno. Se non si lavora sul campo mi calano le motivazioni. Tante gare? Comandano le tv. In Inghilterra fatturano di più con scelte diverse. Il sabato pomeriggio non danno le partite per tutelare la loro Serie B. È stata presa una strada sbagliata che pagheremo. Ancelotti meriterebbe il mondiale. Io ct? Non mi ci vedo, poi magari fra qualche anno chissà. È difficile sentirsi amato quando entri in un ambiente nuovo e qui è successo. Mi sono sentito a casa. I tifosi della Lazio sono visti in maniera totalmente opposta a quello che realmente sono.”

Su Lotito:

“Quando non ha impegni politici lo sento spesso. Ultimamente ha messo insieme tante cose e l’ho sentito meno. Se fosse sempre presente, sarebbe fondamentale per noi”.

Quindi sarebbe meglio se facessi il manager. Oppure ti fidi del tuo team di lavoro, Fabiani e Picchioni?

“Io mi fido di tutti, ma noi siamo una società in cui la figura del presidente è importante. Se lui fosse presente in maniera sistematica per noi sarebbe importante”.

Commento sul calendario: alla terza il Napoli, alla quarta la Juve…

“Menomale che siamo arrivati secondi, altrimenti ci avrebbero fatto giocare in deroga contro il Real Madrid. Calendario pesantissimo per quanto ci riguarda. Nelle prime otto partite affrontiamo quattro grandi squadre”.

Però voi siete arrivati secondi…

“Noi siamo arrivati secondi perché abbiamo fatto bene, però non possiamo negare che siamo andati sull’onda di squadre che hanno fatto meno di quello che potevano fare. E su questo non possiamo fare conto anche in futuro”.

E il prossimo anno come sarà?

“Se io dovessi parlare da un punto di vista egoistico, faccio secondo posto con la Lazio devo dare le dimissioni. Perché la possibilità di fare meglio è davvero difficile”.

Ma non ci hai pensato?

“Non ci ho pensato perché mi trovo in un ambiente in cui sto bene e mi piacerebbe andare avanti. Però bisogna avere tutti la consapevolezza che ripetersi sarà estremamente difficile. Sicuramente il nostro obiettivo è quello di rimanere in Champions, quindi dobbiamo avere la testa alle prime quattro posizioni, ma con la consapevolezza che è difficilissimo”.