LA ROMA NON MI INTERESSA
di Sandro Di Loreto
Faccio una premessa per rispondere in anticipo a chi dirà “Per te è facile parlare così perché vivi in Brasile”. Sono nato a Roma ed ho vissuto a Roma per 49 anni. Ho fatto molte cose, tra cui il giornalista e l’opinionista a Goal di Notte per 15 anni, dove mi dovevo confrontare con romanisti del calibro di Fulvio Stinchelli, Massimo Giuliani, Marcello Micci, Maurizio Catalani, Sebino Nela, etc. Fui l’unico in quel consesso a guardarli nel viso uno per uno e dire che a Lazio-Inter io avrei tifato Lazio, anche se questo avrebbe potuto significare lo scudetto della Roma.
Mi chiesero increduli perché. La risposta fu facile: “Posso trovare il coraggio e la dignità di guardarvi negli occhi mentre soffro per il vostro scudetto, ma non troverei mai la dignità ed il coraggio per guardarmi allo specchio dopo aver tifato contro la mia Lazio a causa vostra!”
Per cui oggi posso dire con forza che A ME LA ROMA NON INTERESSA! Tra le tante cose che compongono la Lazialità, per me non trovano spazio la paura, la sudditanza, il vittimismo, la dipendenza.
Non posso vivere la mia Lazio in funzione della Roma. Se la Roma perde sono contento, se vince mi scoccia, ma finisce li. La mia Lazio con loro, anzi con essi, non c’entra nulla. La Roma non è mai stata un punto di riferimento su cui costruire la mia gioia o la mia tristezza di laziale. Io voglio vincere lo scudetto, la Coppa Italia, la Champions League, l’Europa League, la Conference League, il trofeo dell’Asuncion, il quadrangolare estivo, l’amichevole contro i dipendenti della Regione Trentino Alto Adige, PERCHÉ SONO DELLA LAZIO, non per quello che fa la Roma. Ci vantiamo di essere scozzesi in terra d’Inghilterra. Premesso che l’”Inghillterra” è casa nostra e che se mai gli accolti sono essi, gli scozzesi espongono i loro vessilli, celebrano le loro feste, cantano i loro inni sempre e comunque.
Facciamo lo stesso (siamo bravi in questo), sempre riprendiamoci i nostri spazi, pretendiamo da Lotito di più, ma per noi, non per essi dei quali NON MI INTERESSA NULLA.
Grande Sandro, ricordo i tuoi interventi a Goal di notte. Eri circondato dai citati peperones che si sentivano leoni (di notte e co***i di giorno). Noi dobbiamo tifare la nostra amata LAZIO sempre e dovunque.
Le critiche alla gestione societaria, citate nei vari messaggi, sono condivisibili al 100%, ma siamo tifosi appassionati della LAZIO e l’ossimoro rappresentato dal gestore (romanista travestito da laziale, non programma e non investe ecc.ecc.ecc.) lo portiamo avanti dal 2004. Quando vinciamo ed esultiamo ci dimentichiamo che è lui il presidente e quando perdiamo ci scagliamo contro il presidente.
Tifiamo LAZIO, riempiamo lo stadio domenica prox contro la Cremonese e crediamo in Mister Sarri
Sul discorso complessivo, quello di un laziale orgoglioso, identitario e incrollabile nella propria fede sono d’accordo con Sandro. Ma dall’altra parte i successi della Lazio hanno fatto sempre da potente propellente per spingerli al miglioramento. Dopo lo scudetto del 2000 Franco Sensi si svenò per portare a Roma Batistuta, Samuel ed Emerson e vinse lo scudetto l’anno dopo. All’indomani del derby di Coppa Italia in finale Sabatini condusse anni di campagne acquisti molto ambiziose che portarono a Roma Strootman, Nainggolan, e poi Dzeko e Salah, fra gli altri. Qui abbiamo un proprietario al quale interessa poco o nulla della crescita effettiva della Lazio, alla quale fa fare sempre un passo avanti per poi farne due indietro. E intorno a lui si è creato il vuoto a livello di opinione. Fa e disfa nella più totale indifferenza. A mio avviso la Lazio merita qualcosa di più. E senza alcun dubbio un proprietario di livello superiore e con una veduta che vada oltre l’amministrazione del condominio.
Meritiamo più di qualcosa in più… meritiamo tutt’altro 👍🤍💙🦅
Sono in parte d’accordo con te,io loro li vorrei sempre forti ,ed essere uno stimolo x noi a migliorarci ed essere noi più forti di loro,questo però sarebbe possibile se noi avessimo una società ambiziosa e affamata di vittorie , è inutile sperare ,credere,nascondere la testa sotto la sabbia,noi non siamo nulla,2 finali europee raggiunte soltanto con Cragnotti,dopo il vuoto,il nulla un buffone,un chiacchierone che usa la coppa Italia come punto di arrivo e non di partenza,sempre laziali xchè è un onore esserlo ma purtroppo siamo condannati al nulla , è un mi…se…Ra…bi….le….e ce ne libereremo soltanto quando non sarà più in questo mondo(speriamo presto),ci aspetterà un brutto futuro,altri hanno alle spalle degli imperi(compresi loro),noi tare che fa la stecca sugli acquisti alle spalle del bilancio del popolo laziale.
Grande , molto grande , troppo grande…………..Costui sfoggia equilibrio , stile , eleganza e da vero Laziale non accecato da tifo becero e contagioso…………..FORZA LAZIO.
Ok a noi interessa la Lazio. Domanda? Al gestore interessa la Lazio? Non mi pare. La Lazio si autofinanzia in un mondo in cui se non hai capacità finanziarie non vai da nessuna parte. I debiti altrui sono fuffa in quanto dietro (all’occorrenza) ci sono capacità impressionanti che possono intervenire in qualsiasi momento. Così facendo acquisiscono visibilità e risultano appetibili per altri investitori. Noi che visibilità abbiamo? Andare in Champions con questa dirigenza a cosa serve? Come cresci se vengono investiti (troppo spesso male) solo i soldi che ricavi quando ti devi confrontare con chi spende di suo e può farlo con grande disponibilità? La novella della moralità è finita e altrettanto la nostra speranza. Adesso siamo ai margini, nel futuro sarà peggio. A noi interessa solo la Lazio……ma nel futuro al di fuori di noi a chi interesserà? Continuando così fra noi e loro chi dovrà scegliere chi sceglierà?
Infatti i Friedkin hanno un patrimonio di 6 miliardi di dollari….sei miliardi di dollari……Er gestore forse 200 milioni di euro ? Lasciamo perdere siamo dei morti di fame,punto! La Champions serve solo a lui per portare avanti la baracca che con le sue finanze non si potrebbe permettere e tiene un popolo in ostaggio dei suoi traffici e scarse ambizioni senza neanche vedere se c’è qualcuno con più forza economica che la possa rilevare…..e’ il più grande farabutto incontrato da questi colori in 123 anni di vita….poi ancora ci prende per il sedere con la sua lazialita…..spero che Dio gliele faccia scontare tutte per l’eternita….come disse Paolino Di Canio e’ un mediocre romanista travestito da laziale…..
Sul fatto che la Champions serva solo a lui non è esatto secondo me (cioè ,non fraintendermi, penso che se ci andremo i ricavati saranno utilizzati per i suoi scopi o acquisti da pulciaro)…Però lui ha sempre disdegnato il qualificarsi in Champions perché (oltre a portare prestigio alla Lazio, e questo non lo vuole) una volta là uno è costretto a fare una rosa più importante del solito, e a lui non gli garba ! Ci vuol far rimanere nella dimensione di mediocrità per (NON) partecipare alla coppa UEFA e non pretendere NULLA… Infatti dopo le figure barbine in Champions lui sguinzaglia i suoi troll che vanno dicendo per altri dieci anni “ma che ci andiamo a fare in Champions se poi facciamo figure di m…” (non molto diverse da frasi tipo “ma con la rosa che abbiamo usciamo dalle coppe e dedichiamoci al campionato”… campionato che servirà poi AL MASSIMO ad arrivare in zona UEFA). Più ci abitua a non pretendere nulla e più ci affossa nell’anonimato…
Condivisibile, io però ho un’altra teoria.
Secondo me è proprio questione di approccio, oltre al fatto che la visibilità in Europa potrebbe attirare acquirenti e Lotito si potrebbe ritrovare dalla sera alla mattina senza ciò che lo ha reso e lo rende celebre (oltre a dargli un’entrata economica visto che è tra le aziende che possiede quella con il fatturato più alto).
Mi spiego meglio. Secondo me Lotito è un imprenditore vecchio stampo, di quelli che preferiscono non fare grosse pianificazioni ma puntare al “vivere alla giornata”: se si presenta un’opportunità ci prova, viceversa resta sornione.
Questo tipo di approccio poteva andare, anzi è andato, bene nel momento in cui c’era da risanare una situazione economica della Lazio frutto di gestione scellerata da parte delle banche nell’immediato post Cragnotti.
Una volta risanata la situazione, per bacini di utenza, storia, per il fatto che è la squadra che ha portato il calcio nella capitale d’Italia, beh è legittimo aspettarsi un tipo di proprietà diversa o quantomeno una gestione maggiormente votata al puntare più in alto concretamente.
Ad esempio, ma voi avete mai sentito dire al DS o al Presidente a bocce ferme e ad inzio stagione: “questi sono i nostri obiettivi stagionali”?
Ok sì… però dobbiamo aggiungere che per i suoi interessi, grazie alla Lazio, programma eccome…vedi la scalata politica…che gli servirà anche per una sua grandissima ossessione, l’affare del secolo per lui ed il suo clan, ovvero lo stadio di sua proprietà sui suoi terreni (coperti da vincoli ,e con contorno di centri commerciali e speculazioni edilizie)…Altro che “voglio il Flaminio” come strillavano lui ed i media per preparargli la campagna elettorale…
Analisi condivisa in pieno , colma di realta’ conosciute da tempo e da scoraggiante ed irrimediabile realismo……..Sempre FORZA LAZIO.
Esatto. Oltre a quello, che già significa partire in enorme svantaggio, c’è poi la questione pianificazione che non viene fatta. Quantomeno si riuscisse a fare un lavoro più intelligente con le poche risorse a disposizione, non dico potremmo ambire a chissà cosa, ma quantomeno potremmo provarci concretamente senza dover sperare necessariamente altre toppino clamorosamente.
Infatti è questa la cosa peggiore. Se non hai soldi puoi comunque organizzare una società efficente con dirigenti capaci, creare un settore giovanile all’avanguardia, una rete di osservatori competenti , fare un mercato basato sull’ esigenze della squadra e non su quelle tue e dei procuratori compiacenti , cerchi di creare un’empatia con il tuo pubblico invece di allontanarlo con le tue provocazioni, gli insulti , le menzogne e quella arroganza tipica di un “uomo” umanamente mediocre . I soldi che ha prelevato dal bilancio della Lazio per i suoi sporchi affari meritano un capitolo a parte…
bravo Sandro, sono d accordo con te.🦅🦅
È vero in parte…quando noi avevamo una proprietà Laziale e vincevamo trofei importanti in Italia ed Europa e loro niente era una goduria per tutti i Laziali sbattergli in faccia la nostra superiorità…e così lo è stato fino a quando non hanno cominciato a ottenere prestigio in Europa…ora ,dopo vent’anni di mediocrità e anonimato far finta di nulla perché abbiamo una proprietà nemica e non possiamo ambire a nulla di rilevante è da perdenti e rassegnati…Allora se fosse vero in termini assoluti che non fa nulla se quelli vincono in Europa e noi siamo costretti ad elemosinare una terza qualificazione Champions (che affronteremo come sempre con acquisti ridicoli e la consueta voglia d’uscire presto PER DEDICARCI AL CAMPIONATO…) come mai la vittoria del 2013 in finale di coppa Italia è stata così tanto celebrata ?! (fin troppo, infatti è stato usata dal gestore come foglia di fico per coprire le vergogne di annate sprecate e senza ambizioni). Detto da uno che guarda sempre innanzitutto in casa propria, proprio perché si aspetta una crescita e prestigio REALE della propria squadra, non inutili perdite di tempo ad osservare ogni minima stupidaggine a quelli…Ma ignorare o non incavolarsi per i loro traguardi, quando noi non puntiamo più a nulla di prestigioso, è da rassegnati ed ipocriti
Free Eagle sono d’accordo al 100 per cento. Troppo clamore per trofeucci che sono serviti per coperture dei propri interessi. La Champions servirà a lui e non a noi. L’europa di quest’anno è durata i primi venti minuti col Feyenoord. Vediamo quanto dura l’europa del prossimo anno. Poi dovremo pensare solo al campionato per portare soldi a chi…..ne ha bisogno.
👍
Sono praticamente d’accordo con te su tutto.
Unica cosa, non voglio svilire quella vittoria del 2013 su di loro in finale di coppa Italia.
Per me è stato un grosso risultato è storico. Giusto oggi se ne festeggi il decennale.
L’errore semmai lo ha commesso Lotito nel non capire che quello è stato il suo picco più alto di prestigio cui potesse ambire, e che avrebbe dovuto cedere la proprietà in mani più larghe e capaci proprio dopo quella vittoria (se non immediatamente comunque nel periodo successivo).
Invece si è incaponito credendo di poter ambire anche più in alto con lo stesso metro di gestione. Ne sono scaturiti altri 10 anni di alti (manco tanto vertiginosi) e bassi.
Premesso che in parte sono d’accordo, poi c’è la rivalità cittadina.
Dall’altra parte quando Cragnotti portò la Lazio a livelli altissimi, si pretese e si ottenne che la proprietà facesse investimenti per vincere. Più recentemente quando, sempre dall’altra parte, la proprietà Pallotta non portava risultati nonostante i grandi investimenti, si è preteso ed ottenuto un cambio di proprietà (quest’ultima almeno gli ha portato il loro primo trofeo UEFA seppur quello meno nobile).
Qui siamo a fare gli scenari di ciò che si sarebbe potuto fare con una scarpa ed una ciabatta se magari le si fosse indossate a piede invertito. E nel farlo si commette anche l’errore di criticare troppo aspramente chi, nel settore tecnico e nell’organico, ha fatto dei veri e propri miracoli in questi anni. Tutto pur di continuare irrazionalmente a credere che si possa essere più furbi degli altri e di fare le famose nozze coi fichi secchi ogni stagione.
Questa proprietà non ha risorse da immettere per far fare alla Lazio il definitivo salto di qualità e farla rientrare stabilmente nel calcio che conta.
Credo sia legittimo da parte della tifoseria voler vedere un cambio in meglio. Con tutto il rispetto, l’eventuale riconoscenza per alcune cose positive comunque fatte in questo ventennio che magari così brillerebbero di più rispetto ai grandissimi limiti mostrati.
Scusa Val, i tifosi non possono pretendere nulla figuriamoci il cambio di assetti proprietari. Il debito dei peperones proviene proprio dagli sforzi fatti nel 2000-01. Uno scudetto vinto grazie (anche) al cambio delle regole in corso d’opera. Noi abbiamo fatto le nozze coi fichi (quasi) secchi fino ad oggi. Il limone è assai spremuto e ormai o si cambia sistema (chiunque sia il proprietario) o si va a picco e non ci sarà unicredit (Brecht diceva che i fondatori delle banche erano i veri ladri) a sostenere centinaia di milioni di ‘buffi’. Ma la sostanza è che tifo Lazio a prescindere da quello che fanno o non fanno i fusion. Una volta c’era la maglietta ‘estranei alla massa’. Appunto. Un saluto
La proprietà della Roma ha un giro di affari di miliardi di dollari all’anno (ricambisti Toyota per l’intero Nord America e produzioni televisive).
I buffi sono stra-coperti nel loro caso.
Se volete continuate pure a credere alla favola che lo sport professionistico a quei livelli si possa autofinanziare.
La realtà poi è fatta di emiri, mogul etc. che vi immettono milioni come fossero spiccioli solo per diletto: citofonare Florentino Perez.
100% d’accordo Sandro. Dobbiamo pensare alla Lazio non a quello che fanno los otros. Sempre. Un abbraccio