
Mica mi sta bene torna con un appuntamento “celebrativo”
rievocazione /rievoka’tsjone/ s. f. [der. di rievocare]. – 1. [il rievocare e la cosa stessa rievocata] ≈ evocazione, (lett.) rimembranza, ricordo. 2. [ricordo solenne e la manifestazione stessa in cui tale ricordo avviene: r. dei caduti in guerra] ≈ celebrazione, commemorazione.
16 maggio, ore 11:00, interno giorno. Apro Twitter e boom: il video di presentazione della maglia celebrativa del 26 maggio 2013. Superato lo sconforto iniziale vedendo quella carbonara e sapendo di stare a dieta, la vedo: lei. La bellezza in 30 secondi. Premetto di averla preordinata senza neanche averla vista. Così, sulla fiducia. Sapendo che – di qualsiasi colore, forma, aspetto fosse stata, sarebbe stata LA maglia celebrativa e dovevo averla (botta di shopping compulsivo per sopperire all’astinenza da carboidrato complesso). Quella che per me è LA maglia, per molti è stata oggetto di dibattito feroce nelle ore che si sono susseguite all’uscita del video. Per completezza di informazione, avrei dovuto raccogliere tutti i commenti, le reazioni e i tweet pubblicati ma ne sarebbe venuto fuori un lavoro degno dell’inchiesta sulla latitanza di Messina Denaro. Ne ho tenuto a mente giusto qualcuno, per esaminarlo e trarne qualche spunto utile di riflessione.
1. La maglia nera: il nero sfina (grazie Mizuno, vi voglio bene) e non rievoca nulla di politico. Se lo rievoca è perché qualcuno vuole vedere il marcio anche dove non c’è. Dubito che la Lazio abbia volutamente scelto un colore suicida, più semplice pensare che il nero con i dettagli oro sappiano molto di celebrazione, e se – sempre qualcuno – vuole celebrarci altro, faccia pure. Basta che non la usi a fini propagandistici. Ps. Sono due anni che abbiamo la maglia nera. Per dire.
2. “Io la volevo celeste, so’ tradizionalista”: e io sono d’accordo, concettualmente. Ma riprodurre una maglia identica ad altre centinaia, con la sola serigrafia del 26 maggio 2013, avrebbe suscitato indignazione e sgomento riguardante principalmente il prezzo di vendita. Già mi sembra di leggerli “E io devo spendere tutti ‘sti soldi per comprare la maglia uguale a quella che già ho?” Ci siamo capiti, giusto?
3. Il prezzo: sì, vero, non è abbordabile per tutti, ma non è neppure una t-shirt di Cucinelli. Poteva costare meno, ma poteva anche costare di più. In ogni caso, sfruttate gli eventi di maggio/giugno/luglio per farvela regalare: comunioni, cresime, matrimoni… insomma, fate voi.
4. L’apostrofo: qui ho vacillato anche io, lo ammetto. Da grafica, so benissimo che le lettere maiuscole possono essere accentate senza problemi (a costo di prendere banalmente l’apostrofo ed inclinarlo) utilizzando dei font che lo permettano. È pur vero che gli standard internazionali non prevedono i caratteri accentati. Sono giapponesi, perdoniamoli. È il messaggio che conta, in fondo, non l’apostrofo. (Però la prossima volta uno squillo fatemelo, che magari ve lo dico prima).
5. “Pensate a giocare, quegli altri vincono la coppa e noi festeggiamo ancora la Coppa Italia, provinciali”: questo rischia di far dilungare pure me, potrei scrivere per giorni ma mi limito a poche righe (promesso). Io sono laziale, non faccio la corsa su quegli altri. La corsa, semmai, la fanno loro dal 1927. Io quella coppa l’ho vinta e loro no. Fine della storia. Provinciale? Può essere. Ma quant’è bello essere provinciali? A parti invertite – sappiatelo – avrebbero ri-noleggiato il Circo Massimo e scongelato Venditti. Godetevi il 26 maggio e ricordatevi che loro ancora prendono gli ansiolitici. Ultimo punto, questo viene da un assist che non potevo non cogliere, sta nella differenza dei commenti letti sotto il post ufficiale della Lazio e sotto il post di Mizuno. Premesso che i due contenuti sono identici – entrambi gli account hanno condiviso il video – da un lato abbiamo tifosi che invitano la squadra a pensare a giocare, a non perdere tempo con le celebrazioni e a sminuire l’iniziativa della società. Dall’altro, invece, gli stessi fanno i complimenti alla Mizuno per la bellezza della maglia. Ma tutto bene? Ricordate che un tweet è per sempre, anche se lo cancellate.
Chiudo, con un piccolo omaggio ai cugini diversamente svegli dell’altra sponda. Grazie. Semplicemente. Senza i vostri post ilari (no, non la Blasi, che pure vi aggrada tanto) molti non avrebbero acquistato la maglia o non ne avrebbero percepito l’esigenza impellente. Non abbiamo scritto Roma sulla maglia per identificarci nella città. Non ne abbiamo avuto bisogno nel 1900, ci pensiamo ora? Semmai, è qualcun altro che ha bisogno di chiamarsi come la città per nascondere le origini non esattamente capitoline. Ma vi si vuole bene anche così. State sereni. Nonostante tutto, restate i nostri addetti marketing preferiti. L’AQUILA E’ ROMA. Anzi, scusate, L’AQUILA È ROMA. Così non si offende nessuno.

bravi, non c’è rivincita. Noi ci consoleremo con l’ennesima finale..a proposito, perché non una maglia per festeggiare l’ultima finale che avete fatto in Europa league/Uefa? in fondo sono 25 anni tondi…
Sei in finale e pensi a noi 😂😂😂😂 é evidente che ancora te fa male 😂😂
Ancora c’hai il segno in faccia oh… 😂
Salutace er Pupone che ne ha presa n’antra ‘n faccia pure a calciotto! 😂
Se è per questo , anche la Primavera 😂
Mentre si discute di corbellerie come maglie, celebrazioni ecc, due squadre che abbiamo battuto e sopravanzato in classifica come riomma e viola vanno a giocare una finale europea. Noi mai in corsa, manco in conference…
Mai creduto avremmo potuto fare un cammino europeo che andasse oltre un quarto di finale in questa stagione visto il mercato estivo pieno zeppo di scommesse/investimenti per il futuro.
Anzi sono stupefatto del cammino che comunque si è riusciti a fare fino ad ora in campionato con qualche partita gioiellò tipo la vittoria al Maradona ed a Bergamo.
Credere che si possa andare a vincere o competere in Europa con pochissimi investimenti è da ingenui.
Condivido anch’io il pensiero di molti , seppur nazional-popolare , che potrebbe essere accettato , pur con qualche riserva………ovvero , quello di esser sotto in classifica dei ” peperoni ” , in cambio di alzare un Trofeo Internazionale che manca dai tempi di Cragnotti…..
Si ma scusa se mi permetto è una distorsione cognitiva.
Prima di tutto nessuno ha alzato ancora nulla…
Seconda cosa non è affatto scontato che mollando il campionato la Lazio avrebbe fatto un cammino tanto più lungo in Europa fino ad arrivare anche a vincere un trofeo.
Secondo me state un po’ cadendo in un tranello di chi fa leva su scenari forse possibili pur di mettere in discussione l’operato del tecnico invece di vedere la realtà, ossia che siamo l’unica squadra in Europa ad avere, ad esempio, un solo centravanti.
Caro Val , e solo una ipotesi , un sogno discutibile e se vuoi esasperato da cosi’ tanti digiuni internazionali……. e non è detto che sia una soluzione ma è ipotesi vagheggiata da tanti irremediabilmente delusi in merito………..e poi torno su una tua affermazione……cose che avvengono con giudizi del momento e di pancia e , naturalmente pronti ad esser rivisti……..e Giroud sarebbe uno cotto ? Accidenti…… D’accordo che la Samp ormai è uno straccio ma a Roma per batterla abbiamo fatto molta fatica ed a Genova ci ha tolto due punti…..Alla Semifinale di Coppa è quel povero Acerbi che lo ha cotto , annullandolo anche nella sua primaria specialita’ , ovvero il gioco di testa……..Acerbi , uomo vero , vittorioso anche da un male incurabile….ed ora fa una finale in Champion …….insieme ad altri due ex Laziali……………Forza Lazio.
Capisco, ma continuo a non condividere l’opinione di chi oggi si lamenta guardando i percorsi europei di Fiorentina e Roma.
Ripeto, per me è un tranello, reso ancor più evidente proprio dal fatto che gli ultimi due allenatori che si sono seduti sulla nostra panchina oggi hanno all’attivo uno scudetto ed una finale di champions una volta approdati in società meglio strutturate della nostra.
In finale di conference sta la viola. Meno 19 in campionato da noi e 0 a 4 in casa loro. Noi siamo dei provinciali begalini nella misura in cui i nostri responsabili, allenatore incluso, affermano pubblicamente che giocare il giovedì è una rottura di palle. Con questa mentalità non vai da nessuna parte.
Ciao Aquila68,
per quanto mi riguarda la Fiorentina ha un organico ben più assortito e completo rispetto al nostro. Unico neo sbagliano molto sotto porta. Ma anche loro se vedi hanno dovuto mollare il campionato esattamente come ha dovuto fare la Roma puntando praticamente quasi tutto sulla competizione europea.
Per me Sarri ha ragione a dire che attualmente l’impegno infrasettimanale non sia sostenibile. Così come che i calendari sono diventati malsani.
Si poteva fare di più nelle competizioni europee? Forse. Ma alla fine in EL abbiamo pagato una pessima imbarcata in Danimarca ed un paio di arbitraggi vergognosi. Anche così comunque una volta approdati agli ottavi dubito saremmo andati ben oltre avendo Immmobile fermo ai box, ed un gruppo che le ha dovute giocare praticamente tutte con poche possibilità di fare turn over. Ti basti vedere Marusic e Felipe Anderson.
Analisi perfetta. D’accordo su tutto. Anche sui miei amici viola (quando vado a Firenze il confronto dialettico è sempre schietto come sono loro). La loro panchina è lunga….
Hai detto bene, la viola è a meno 19 da noi , quindi è evidente che non puoi sostenere le 2 competizioni se non hai rose di un certo livello. Devi fare delle scelte , poi ognuno di noi ha la sua opinione su quale.sia la scelta giusta da fare , ma la realtà è questa.
Loro sono IN 2 FINALI.. Se continuiamo con sto 26 maggio rimarremo i poveri provinciali che siamo. Per conto mio preferisco arrivare sotto i peperoni e vincere una coppa. Prima di schiattare sogno una coppa europea
Il fatto che sono in due finali non modifica il concetto che ho espresso ma lo rafforza. Se ti interessa il mio parere , anch’io preferisco una qualsiasi coppa piuttosto che un piazzamento ma questo è un’altro discorso
Certo che mi interessa il parere dei laziali. E spero che siano in molti a pensarla così. Migliore risultato di Lotito in 19 anni: quarti di EL eliminato da Fenehrbace e Salisburgo. Fenehrbace e Salisburgo, due nullità calcistiche
Hai detto bene…2 nullità calcistiche…col salisburgo non dimenticherò MAI la farsa ed il tradimento a cui ci fecero assistere i nostri giocatori al ritorno…
Strakosha ha giocato in serie A e i giornalisti amici coprivano tare gran pi…ppo….ne,Berisha ci è costato una coppa Italia papera ai supplementari su tiro di Matri,tutte cose accettate senza ribellarsi mai,Perea,durmisi,muriqi,maximiano e tutta la monnezza che hanno portato qui Lotito e tare per fare girare i soldi,purtroppo ho capito che x molti la Lazio non è più il bene primario,si vendono per un piatto di minestra,sono senza onore
La Coppa In Faccia è come i diamanti: è PER SEMPRE!!! 🙂
A me piace. Ed è giusto celebrare i 10 anni dall’aver alzato loro in faccia una coppa. Non c’è rivincita.
Beh , elegante come sempre nonchè piena di un equilibrio di una nobile Lazialita’…….piccolo errore storico : non è vero che i ” cugini ” non hanno origini capitoline , tutt’ altro , vedasi Alba , Pro Roma , Fortitudo , ma furono costretti a costituirsi in Cooperativa , nel 1927 , in quanto i successi della Lazio nei confronti diretti e regionali , avevano procurato loro disagi e malesseri…………….
Io sono contrario ma è un mio personalissimo pensiero e la maglia non mi piace ,abbiamo i più belli colori del mondo non ci serve di usarne altri.
Abbiamo vinto ma ormai E’ STORIA
Su questa specie di riccorrenza ci gioca soltanto la Società per distogliere la mente da i veri problemi della Lazio.
Il punto 5 deve essere stampato nella mente di tutti i veri laziali!!!