
Conferenza stampa di Sarri a Formello, alla vigilia di Inter – Lazio. Il tecnico biancoceleste ha presentato così il match di San Siro.
“Siamo in una fase della stagione dove gli insegnamenti serovno meno e non fare i punti è sempre pesante. Dipende dalle motivazioni. Col Torino non eravamo al top fisicamente e non lo siamo stati neanche mentalmente. Se siamo certi di aver raggiunto l’obiettivo è un guaio. Se è un momento di passaggio a cui reagiermo subito invece ci può stare. Domani affrontiamo una sqaudra di grande competitività. Lo dimostrano le coppe. La partita d’andata va dimenticata, perché siamo comunque andati in sofferenza. Queste settimane abbiamo lavorato meno sui carichi pesanti e la squadra dovrebbe risentirne positivamente ora. La sensazione che la squadra fosse appesantita col Torino non è solo una scusa per proteggere i mieie uomini, ma è un dato evidente. Sugli altri aspetti caratteriali e mentali non c’è da tutelare nessuno. Dopo questa settimana ci saranno altre quattro partite, ma è chiaro che questi sette giorni per noi saranno fondamentali.
Vedremo nelle prossime partite quali saranno gli strascichi all’ultima sconfitta. Se pensiamo di andare in campo col risultato già acquisito siamo morti. Un solo momento di down invece ci può stare. Spero che la squadra dimostri la capacità di reazione vista in stagione. Se ci sentiamo in lotta per qualcosa le motivazioni arrivano di conseguenza. Domani dovremo pensare di essere sempre dentro la partita, ragionare con convinzione, da gruppo, giocando al 101%. Se saremo convinti dei nostri mezzi, possiamo giocarcela alla pari.
Immobile è in crescita. Non ha grandi dolori in allenamento e su di lui puntiamo molto per il finale di stagione. Casale sta bene. Ha avuto un problema gastrointestinale, ma questa settimana ha lavorato per intero.
Del tavolo apparecchiato per la festa e perché noi non si faccia risultato non ci interessa. Il Napoli la festa la farà lo stesso. Spero il più tardi possibile. Nel nostro campionato ci sono sicuramente 4 squadre più forti di noi. Il che non vuol dire arrivare per forza quinti o sesti. Abbiamo fatto qualcosa in più di quanto era preventivabile e altri qualcosa in meno. Le insidie domani ci sono per noi e per loro. Avremo difronte una squadra determinata che viene da risultati importanti in Champions. Con i ragazzi abbiamo parlato di quali rischi ci possono essere in questa partita.
Il mio appello su Ghersini è stato in parte accettato, mi pare. Domani non so neanche chi sia stato designato. A me non interssa. Io guiardo i metri di arbigtraggio e poi dico la mia. Sulle storie territoriali ci credo poco. Non credo che la carta di identità incida sull’arbitraggio.
Alla Lazio manca qualcosa ancora a livello di mentalità, tecnica e tattica. Mancano ancora un insieme di cose. Dobbiamo trasformarci da una squadra buona in una squadra forte, ma è un percorso, non una cosa istantanea. In questa fase della stagione chi ce la fa, ce la fa, senza tanti calcoli. Si alcune cose di calendario non sarò mai d’accordo”.

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Aver mollato l’europa ti espone, caro Sarri, a non aver alternative. Se vai fuori dalla Coppa Italia, dalla Europa League, dalla Conference League dopo aver perso in maniera offensiva con squadre con cui gli altri vincono hai solo un traguardo obbligato. Hai fatto scelte che non condivido probabilmente imposte dalla società che non ha un becco di un quattrino. Senza Champions resta da vendere i palloni e le scarpe. Ecco a cosa si è ridotta la Lazio.
Stai a schiuma’ de rabbia!
Fallito!🤣🤣
Dovrebbe?