L’intervista di Walter Sabatini ai microfoni di TuttoMercatoWeb, dove ha parlato di diverse cose, anche di Sarri e della Lazio
Ecco le sue dichiarazioni: “L’ho scritto (il libro “Il mio calcio furioso e solitario”) perché vengono da un momento di grande inquietudine, non sono abituato nei mesi di giugno o luglio a stare senza lavorare. È un senso di vuoto per me, così ho iniziato a scrivere, poi il libro ha preso corpo e sostanza da solo. Cosa vorrei per il futuro? Solo essere me stesso in un’altra dimensione lavorativa. Succederà, c’è tanto calcio e c’è tanta vita: mi aspetto sempre il massimo, anche se non sono mai stato un ottimista nella vita. Un progetto in Serie A che mi intriga? Il progetto siamo noi stessi, non ne esiste uno in cui ficcare il naso. Ognuno di noi rappresenta un progetto lavorativo e non solo nel calcio. Non è che mi guardo in giro e valuto i progetti in essere: io sono il progetto, lo dico senza arroganza ma è così perché ciascuno di noi rappresenta un progetto. Riuscirei ad andare d’accordo con Lotito? Ci ho lavorato, andando d’accordissimo anche se litigando tutti i giorni. È una maniera di convivere, dal litigio si può anche costruire. Però io non sono più l’uomo che può andare alla Lazio: ci sono stato ed è stato bello, però non è una cosa più proponibile ai tifosi della Lazio o della Roma. Se con Sarri formerei una bella coppia? Si. di fumatori, anche se io sono un ex fumatore…Mi piacerebbe, in passato ci siamo sfiorati: quando io ero direttore sportivo dell’Arezzo, lui allenava a pochissimi kilometri”.