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Mica mi sta bene: Sulle provocazioni e l’arte di ignorarle

Mica...mi sta bene

Torna la Rubrica ‘diversamente diplomatica’, di Micaela Monterosso. Tema centrale: l’arte di non cadere nella trappola delle provocazioni

Provocazióne s. f. [dal lat. provocatioonis (der. di provocare: v. provocare). L’azione di provocare, il fatto di essere provocato (soprattutto come eccitamento a reagire in modo violento); anche l’atto, la parola, il comportamento con i quali si provoca o dai quali si è provocati: Nel diritto penale la provocazione costituisce una circostanza attenuante prevista per chi ha reagito in stato d’ira determinato da un fatto ingiusto altrui; nei delitti di ingiuria e diffamazione, la provocazione agisce come causa di esclusione della pena, quando la reazione avvenga subito dopo il fatto ingiusto).

Roma, 19 marzo 2023. Stadio Olimpico. La Lazio scende in campo dopo l’esclusione dalla Conference League, Essi dopo un sorteggio di Europa League che definire benevolo è un eufemismo. Nei giorni che precedono la stracittadina, Mourinho sbeffeggia l’avversario (e niente, dai, non la vuole capire. È di coccio!!), la Lazio, moralmente a terra, perde pezzi. Sui giornali, nelle radio, negli streaming web, Essi hanno la vittoria in tasca. Hanno Dybala e Wijnaldum, la Lazio non ha Ciro nè Vecino (e anche Provedel ha rischiato di non esserci). Una sentenza già scritta.

Come per l’andata, anche nella gara di ritorno per vedere la coreografia della curva ho dovuto aspettare che la pubblicassero su Twitter, perché su Dazn erano impegnati a farci ascoltare i commenti zoppicanti di Candela, lo spot pubblicitario, le gradinate dello stadio di terza categoria, così… giusto per riempire il pre-partita. A fare da contraltare, Marco Parolo. Lui che sghignazzava sotto i baffi. Lui che conosce bene le dinamiche del derby e – soprattutto – la dura legge del favorito alla vigilia. Quella che non ha imparato Mourinho – nonostante le duecento coppe vinte in carriera – quella che non hanno imparato Essi. È più forte di loro. Parlano prima e poi finiscono come gli ha suggerito Luis…

Il destino è beffardo, caro Josè. Il karma, pure. Se tu avessi avuto il buon cuore di tacere (tu e tutti i tuoi comunicatori) oggi noi non saremmo qui a gongolare (no, non è vero, saremmo qui a gongolare anche se tu avessi fatto voto di silenzio). Nel giorno della festa del papà, ci pensa Zaccagni a rimettervi al vostro posto. E no, il suo gol non è di Zaniolo. A proposito…che fine ha fatto? Boh, vabbè…

Quello che voglio dire è che non imparate mai. La Lazio non fa proclami, non regala biglietti, non ha l’allenatore più simpatico del mondo (che poi, anche lì, è opinabile), ha un presidente che gira in tribuna col cappello da iettatore e la copertina sulle gambe, ha una tifoseria che – spesso – lotta più per difendere le proprie idee che per il bene della Lazio ma che – quando serve – vi sbatte in faccia la netta differenza tra noi e voi. Un manipolo di fratelli contro dieci ombrelli aperti senza alcun senso logico (no, in sud non stava piovendo, ma forse hanno considerato l’apertura di un ombrello più semplice dello srotolamento di un telo). Ma soprattutto loro: una squadra che ignora le provocazioni per 96 minuti. Quelle di Mancini, che andava espulso prima di uscire dal tunnel (così, per simpatia). Quelle della panchina di Essi, che hanno usato il primo pretesto per provocare Pedro, il quale – da professionista – gli ha risposto nell’unico modo possibile: ridendogli in faccia.

Non è colpa nostra se fate sempre il possibile per rendervi ridicoli da soli. Altrettanto, non lo è se Ibanez è “daltonico” come ha detto qualcuno, o se “puntate tutto sull’Europa League”. Se la tua unica arma è quella di provocare l’avversario, senza proporre un minimo di gioco, non è colpa nostra. Vi ho letti, in settimana, spaesati perché non avevate idea di come entrare allo stadio. Succede, quando i sold-out sono più finti dei post di Mourinho in manette, con annessa marchetta. Luis Alberto ve lo ha spiegato bene a fine partita. Se parli prima e poi perdi, poi devi stare zitto. E sì, stavolta – forse – è colpa nostra.

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lamberto
lamberto
1 anno fa

Approvato in toto. e ccn una eleganza da vera Laziale…………razionale , di competenza . stavolta non hai sbagliato nulla………Vedi che le critiche fanno bene……..Forza Lazio. Lamberto François Lazio Club Milano ( noi ? sempre in trasferta )

marco06
marco06
1 anno fa

ottimo!!!

Fabrix
Fabrix
1 anno fa

Stavolta sono d’accordo con il tuo articolo. Non che conti qualcosa, tuttavia….SFLazio Patria Nostra

Dirk
Dirk
1 anno fa

Grande Micaela.Ben detto!

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