
Intervista su Repubblica questa mattina all’ex presidente della Lazio, Sergio Cragnotti, in ricordo di Sinisa Mihajlovic.
Sinisa Mihajlovic fu il giocatore che insegno l’ambizione alla Lazio di fine anni ’90. Lo racconta questa mattina Sergio Cragnotti, presidente biancoceleste e fautore dei successi di quel periodo, in un’intervista a Repubblica in memoria dell’ex calciatore scomparso ieri.
“Sinisa cambiò la mentalità e i progetti ambiziosi si concretizzarono. Era un leader nello spogliatoio e sapeva trasmettere il suo carattere anche a chi era invece più fragile e ai ragazzi più giovani”
A consigliarne l’acquisto – rivela ancora il patron dello scudetto del 2000 – fu un grande amico del serbo, in campo e fuori, come Roberto Mancini (CLICCA QUI per leggere la commozione del ct azzurro, ndr): “Avevamo appena perso la finale di Coppa Uefa. Mancini venne da me e mi disse che per fare il salto di qualità dovevamo portare alla Lazio un leader. Non uno qualsiasi. Mi indicò proprio lui, Sinisa Mihajlovic. Seguii il suo consiglio“.
L’intervista prosegue poi con il ricordo di che uomo e che calciatore fosse il serbo: “Persona di spessore, carismatico. Un uomo di calcio completo. In campo era impressionante il suo modo di calciare le punizioni. Aveva la potenza di Roberto Carlos, ma era più preciso. Credo che le stagioni in biancoceleste dal ’98 al 2004 siano state le migliori della sua carriera“.
