
Il capitano biancoceleste ha parlato a Sportitalia durante il lancio del suo token:
“Da quando sono appassionato al calcio credo che la passione sia la cosa più importante di tutte. Mi inorgoglisce sentire i complimenti come uomo ancor prima di calciatore, anche perché sarà ciò che resterà quando smetterò. Il Ciro di oggi pensa sempre a migliorare, sia dentro che fuori dal campo. Ciò che sto facendo alla Lazio è incredibile e ancora non mi rendo conto della gente che mi vuole bene, mi aiutano a dare sempre il massimo. Qui mi sento a casa, siamo romani di adozione, ci sentiamo a nostro agio e tra l’altro due dei miei figli sono nati qui a Roma. Il rapporto che ho con la Lazio è al massimo della sincerità, ho un contratto fino al 2026 e fin quando starò bene, resterò qui, poi se un giorno avrò il desiderio di provare una nuova sfida ne parleremo, ma sento il bisogno, da capitano, di dare tutto alla Lazio, magari anche post carriera. Inzaghi? Molto diverso da Sarri. Il cambio è stato radicale, con Inzaghi ho un rapporto che va oltre il campo, sono legato a lui. Quando ha preso la Lazio aveva appena smesso, era praticamente ancora un giocatore messo ad allenare. Ho visto la classifica marcatori, so che c’è gente importante come Di Natale ma essendo napoletano sono scaramantico, non guardo i numeri ma so che la squadra può aiutarmi. Il gol più bello? Sono tutti belli, sono legato ai primi, ma credo che tecnicamente il migliore sia quello di tacco a Cagliari. Sarri? È la persona più dedita al calcio che io abbia mai conosciuto.”
