
Ai microfoni di Lazio Style Radio il racconto delle emozioni vissute ieri da Massimo Maestrelli all’Olimpico.
Giornata speciale ieri per la famiglia Maestrelli all’Olimpico. La cerimonia che ha visto protagonisti figli e nipoti dell’allenatore della Lazio Campione d’Italia nel ’74 ha emozionato tutti. Massimo Maestrelli, figlio di Tommaso, ne ha parlato così ai microfoni di Lazio Style Radio:
“Quelle di ieri sono state emozioni davvero grandi, raramente accadono cose così belle come quella nel mondo del calcio. In un mondo come questo penso che sia una cosa bellissima quella vissuta ieri, in un contesto fantastico. Bellissima poi la vittoria della Lazio e l’amore che c’è stato. La mia gioia è stata aver portato i miei figli e i figli di mio fratello allo stadio. Quello che hanno vissuto ieri gli ha dato molta consapevolezza. Mancavano solo i figli di mia sorella ma loro sono romanisti e quindi non sarebbero venuti (ride, ndr). Io sono diventato laziale perché quando sei figlio di un allenatore sei tifoso della squadra che papà allena, ringrazio babbo che ha fatto la scelta giusta in quel periodo. Loro, i miei figli e i miei nipoti, invece sono nati laziali ed è questa la cosa bellissima.
Babbo è stato anche il capitano della Roma, rispettava i tifosi romanisti. Bello vedere che le polemiche sono state minime, tutti hanno riconosciuto la figura di papà. Non pensavo che fosse una cosa così maestosa, ero convinto che ci fosse solo una targa., Quando ho visto che siamo andati sotto la curva un po’ mi sono bloccato, il fatto che ci fossero i miei figli e i miei nipoti mi ha dato molta forza. Quando mi hanno detto che dovevo fare il giro del campo volevo tirarmi indietro, poi mi sono fatto coraggio anche grazie al pubblico. A fine giro avevo il cuore in gola e alla fine ho visto questa bandiera che ho iniziato a sventolare, è stata un’emozione bellissima”.
Sulla Lazio di Sarri, che in campo ha strapazzato lo Spezia e che in questo avvio di stagione sta mostrando numeri importanti, ha aggiunto: “Io voglio credere in qualcosa che va oltre la logica, sembra tutto casuale ma per me non lo è. Sarri è il condottiero giusto per portare avanti questo sogno. Ci mette il corpo, la testa, nessuno deve toccargli la Lazio”.
