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Lazio, #diamoinumeri di una vittoria di cuore

Vittoria di cuore della Lazio contro il Bologna alla prima in campionato nonostante l’inizio shock.

Di Daniele Caroleo

Una vittoria di cuore e di carattere in una sfida, contro il Bologna, che si era messa in salita fin dai primi istanti di gioco, con quello sfortunato episodio di Maximiano, espulso dopo appena 6 minuti: secondo OPTA, quella dell’estremo difensore biancoceleste è l’espulsione più veloce, dall’inizio di un match, per un giocatore al debutto in Serie A dalla stagione 1994/1995.

Il cartellino rosso, sventolato nei confronti del portiere ex Granada, ha costretto Sarri a ridisegnare la propria formazione in mezzo al campo, lanciando innanzitutto un altro esordiente (e che esordio) in maglia biancoceleste come Provedel (uno dei 5 di questa partita, insieme al già citato Maximiano e a Romagnoli, Vecino e Cancellieri), ma lasciando coraggiosamente intatto il tridente offensivo predisposto nell’undici iniziale, nonostante l’inferiorità numerica.

Anche la chiave tattica, almeno nel primo tempo, è quindi, ovviamente, cambiata, con la Lazio che è stata costretta a lasciare il pallino del gioco nelle mani del Bologna (al termine della partita il possesso palla sarà 28’19 per i felsinei contro i 19’40 della squadra capitolina), ma comunque pronta a ripartire, grazie soprattutto alla velocità di Manuel Lazzari e alle intuizioni di Milinkovic-Savic.

E sono proprio loro a sovvertire, di fatto, il risultato passivo maturato nel primo tempo, a seguito del rigore trasformato da Arnautovic: il terzino destro biancoceleste, infatti, dopo aver contribuito all’espulsione di Soumaoro (costretto ad atterrarlo durante una ripartenza), nella seconda frazione di gioco ha creato il solito scompiglio nella retroguardia avversaria per poi crossare un pallone velenoso al centro dell’area, che è finito alle spalle del portiere ospite dopo una serie di rimpalli (l’ultimo dei quali è di Lorenzo De Silvestri, uno degli ex di questa sfida); il serbo, invece, è l’autore del delizioso assist per il solito Ciro Immobile, che firma in questo modo il gol numero 183 con la maglia della Lazio.

Ma 183, in realtà, sono anche le reti segnate complessivamente in Serie A dal bomber di Torre Annunziata, che aggancia, così, Gabriel Omar Batistuta al 12° posto della classifica marcatori all-time della nostra Serie A, a sole 5 lunghezze dalla Top10 di questa speciale graduatoria (davanti a lui ci sono Gilardino, Signori e Del Piero, appaiati, al 9° posto, a quota 188 marcature). Inoltre, con la rete segnata contro il Bologna, Ciro diventa il 4° giocatore a siglare un gol in ben 5 match di fila nel suo esordio stagionale nel massimo torneo nell’era dei 3 punti a vittoria (dopo Roberto Muzzi, Andriy Shevchenko e Luis Muriel).

Immobile, infine, secondo le statistiche diramate dalla Lega Serie A, è risultato il giocatore chiave del match, con gli 11.323 km percorsi, i 3 tiri in porta (più di chiunque altro nel corso della partita) e con l’80% dei passaggi riusciti (tra i quali c’è anche un passaggio chiave). Alla faccia di una certa stampa e di un certo tipo di comunicazione che continua a non considerarlo e a non annoverarlo tra i protagonisti e tra i giocatori simbolo del nostro campionato.

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