Ivan Provedel da pochi giorni è diventato un nuovo calciatore della Lazio.
Una trattativa ricca di colpi di scena, ma che alla fine si è conclusa per il meglio. Le teorie sulla felicità sono molteplici: chi come Paolo Crepet sostiene che per certi treni – e quello chiamato Lazio è ad alta velocità – bisogna andare in stazione, perché non entrano a casa. Spiegare questo concetto al nuovo portiere della Lazio può sembrare banale, visto la voglia che il ragazzo ha sempre espresso – anche pubblicamente – nel voler arrivare nella Capitale alla corte di Sarri.
C’è chi come Luciano De Crescenzo affermava che “Il tempo è un’emozione, ed è una grandezza bidimensionale che puoi vivere o in lunghezza o in larghezza, ma viverlo in larghezza regala molte più soddisfazioni”. Cosa che Provedel ha sempre fatto nella sua vita calcistica – e non solo – visto che da attaccante si è specializzato tra i pali, cambiando radicalmente la sua carriera.
A poche ore dalla prima partita di campionato con la Lazio, anche un “freddo” come lui proverà un po’ di emozione respirando un’atmosfera insolita e con tanta gente sugli spalti. La Lazio lo ha voluto, Sarri lo ha aspettato, Provedel è pronto a non deludere la fiducia di una società importante e di una piazza esigente. Ogni cosa ha il suo tempo, senza fretta e senza bruciare troppo le tappe. Tempo che il portiere si è conquistato a suon di gavetta, tempo che è galantuomo, tempo che da un po’ di giorni si chiama Lazio.