Lazio, il presidente vuole la casa della squadra biancoceleste dentro la città o a soli 20 chilometri
Lotito è deciso, ci sta lavorando intensamente: vuole regalare alla Lazio uno stadio di proprietà.
Lo ribadisce oggi il Corriere dello Sport, secondo cui il Flaminio rimane l’idea principale. Due settimane fa ci fu un incontro positivo con la giunta di Gualtieri e lo stesso sindaco, che vuole risolvere il problema dell’impianto abbandonato, diventato simbolo del degrado e dell’incuria di Roma. Sul Flaminio però ci sono i vincoli del Ministero per i beni e le attività culturali da tenere in considerazione. In più famiglia Nervi, che detiene i diritti patrimoniali e morali fino al 2049, ha consegnato un Piano di Conservazione (presentato nell’ottobre 2020 in Campidoglio) che delinea i limiti d’intervento.
Non sarà facile trovare un accordo per la ristrutturazione, ma Lotito può farsi forza del precedente dello stadio Franchi di Firenze, altra opera realizzata da Pier Luigi Nervi, su cui è arrivato il parere positivo del Ministero della Cultura per alcuni interventi a fini conservativi: un esempio, l’istallazione di una copertura (con pannelli fotovoltaici) per coprire le tribune senza modificare la struttura.
Lotito presenterà un progetto, se non riuscirà a ricevere tutte le autorizzazioni virerà su un piano B: oltre ai suoi terreni sulla Tiberina, si parla della zona di Guidonia Montecelio, a 20 chilometri da Roma.
Ma c’è già il progetto dello “stadio delle aquile”… Correva l’anno 2005,se non ricordo male…. Lui non vende sogni…. Ma solide realtà…
O ROMA O MORTE niente provincia
Se fa’ presto a di’……..certo , ce piacerebbe a Piazza del Popolo………….
Lambè quando nasci a piazza della Libertà non puoi non abitare a Roma,qualcun altro che si è preso il nome della città ma non ha data ed è abbruzzese può andare dove vuole,noi no ,noi siamo ROMA ,noi abbiamo vinto il campionato del mondo quando il Grande Generale Vaccaro ha rifiutato di essere LORO.
Caro Ruggero , tu sei un bel ” pezzo di Storia “……Ed a chi lo dici di Piazza della Liberta’..? ? ….io sono nato in Prati , via Crescenzio , a 800 metri dal luogo del Mito…..ed al Flaminio , allora Stadio Tiziano , ci andavo a piedi , nel 1951 , ” convocato per gli allenamenti…S.S. Lazio ( Squadre Minori )………..purtroppo , ora , da tempo , vivo a Milano………Sempre Forza Laziooooooo
Con i vincoli del Ministero dei Beni Culturali e della Fondazione Getty’s assieme alla famiglia Nervi, credo che il Flaminio resterà un rudere.
Nessun privato potrebbe riuscire a crearci uno stadio di calcio moderno che sia sostenibile finanziariamente oltre ad essere fruibile per spettatori e visitatori.
Per me l’unica via risolutiva è se si mettessero intorno ad un tavolo con un architetto come Renzo Piano a fare il progetto ex-novo.
In quel caso si potrebbe demolire e ricostruire mettendo la nuova struttura in “dialogo” con altra opera di Piano in zona (Auditorium) e dandogli comunque un’impronta con dei “richiami” al design precedente di Nervi.
Ma Renzo Piano si metterebbe mai in discussione per un progetto di cosi’ basso livello ? ? ? Mi permetto di avere questo dubbio………..Forza Lazio , saggio Val , è sempre un piacere leggerti……………
Ciao Lamberto, è sempre un piacere aver scambi di vedute con te.
Secondo me uno stadio di calcio a Roma in generale non sarebbe affatto un progetto di basso livello per un architetto importante. A maggior ragione se parliamo di una struttura storica come il Flaminio e di Renzo Piano che ha fatto proprio l’auditorium in quei pressi.
Presenterebbe invece delle “sfide” interessanti. Il problema principale è la volontà nel voler intervenirci quindi andando anche incontro al progettista non facendogli fare un lavoro a vuoto.
Non ho certo dubbi su Renzo Piano , vedasi Ponte di Genova , ecco perchè ho espresso perplessita’ per un lavoro minore…….ne sarebbe una cattiva idea metterlo a confronto , nel progetto , a proposito di auditorium ed anche di Palazzetto dello Sport , con Nervi e suoi eredi… Sempre Forza Lazio……,Lamberto ( S.S.Lazio “Squadre minori ” Campo della Rondinella 1951……….)
Guarda credo Renzo Piano se messo nelle condizioni di poter lavorare (proprio come avvenuto per il ponte di Genova) accetterebbe la “sfida”.
Non solo: potrebbe anche coniugare nel nuovo impianto i concetti legati alla sostenibilità ambientale proprio come fece (credo sia stato il primo al mondo) a San Francisco per l’Accademy of Sciences.
Ogni tanto in questo paese parliamo di liberalizzazioni e poi ci imbattiamo ancora in vincoli del Ministero dei beni culturali. E’ uno stadio, sono delle tribune a gradoni abbandonate e fatiscenti. Oggi queste strutture sono progettate per durare un certo numero di anni e poi vengono fatte saltare in aria con l’esplosivo perchè obsolete. Non stiamo parlando del Colosseo o del Circo Massimo, stiamo solo parlando di burocrazia.
Personalmente non avrei nessun problema a vedere lo stadio fuori dal comune di Roma
Concordo. Basti pensare che comunque lo stesso Flaminio insiste al posto del vecchio stadio Nazionale, anche quello demolito dopo una trentina di anni.
Comunque si potrebbe prendere ad esempio il Newcastle in Inghilterra, dove hanno mantenuto alcune parti architettoniche “storiche” dello stadio risalenti ai primi del novecento pur ricostruendo ed ampliando in epoca moderna l’impianto.
Amarcord……Stadio Nazionale ( o del Partito……) gradinate a forma di C , in quanto la parte mancante era dedicata alla grande piscina ( ove nuotava un certo Pedersoli , in arte Bud Spencer……) piscina circondata da enormi statue ( tipo Stadio dei Marmi….)…..Mitico il terreno….ci giocava un certo Silvio Piola…..Ricordo questo Stadio alla ripresa , nel dopoguerra , del Campionato di Calcio , diviso , nel 1945-1946 , in due gironi : Alta Italia-Centro Sud ed il mio primo Derby……..Roma-Lazio 0 a 1,,,gol di Koenig che scarto’ il portiere Risorti ed ando’ in porta con la sfera………..Ecco perchè il sogno sarebbe uno Stadio nel cuore di Roma……..
Vedi che non è affatto un “progetto minore”? C’è un mare di storia dietro lo stadio che insiste in quell’area. Anche mio nonno ha calpestato quel terreno di gioco e proprio assieme a Silvio Piola.