In buona sostanza quello che volesse rilevare la Lazio lo dovrebbe far “ridere” a Lotito, come si dice in queste circostanze.

Il che significherebbe però che sarebbe anche uno con un buon patrimonio a copertura dell’acquisto.

Viceversa se la società si avvitasse in una spirale economica negativa, costringendo Lotito poi a dover vendere, non è detto chi arrivi poi non sia anche peggio di lui (in genere in natura intorno agli animali morenti iniziano a girare gli avvoltoi…).

A conferma di questa tesi basti vedere lo storico delle ultime presidenze/proprietà a partire da Calleri:

società risanata da Calleri ma non in grado di fare il salto di qualità diventa appetibile per Cragnotti -> il quale a sua volta mette in piedi un progetto molto ambizioso che in parte si realizza in altra parte non riesce a concretizzarsi nei tempi giusti portando ad una crisi finanziaria la società -> la quale poi viene presa da un personaggio come Lotito che fa una sorta di operazione alla Calleri —seppur partendo da basi molto più solide create proprio da Cragnotti.

Secondo me in queste circostanze la cosa migliore e più auspicabile per la Lazio é che si raggiunga una soluzione win-win, esattamente come avvenuto per l’altra compagine capitolina con il passaggio da Pallotta a Friedkin.

A questo ci si potrebbe anche arrivare gradualmente, sulla falsa riga di come avvenne nel passaggio tra Calleri e Cragnotti: Lotito potrebbe far entrare un socio iniziando a diminuire la sua quota azionaria progressivamente, quindi liquidare il resto delle sue azioni sul mercato con il titolo che inevitabilmente andrebbe a crescere di valore in borsa a fronte di un rilancio e di una uscita dalla stagnazione attuale che perdura da un buon decennio.

Non c’erano i diritti tv, io personalmente ho mollato con grande dolore, ci sono sempre stato dal 74 ho 59 anni, ma non c’è, la faccio più é un falso, bugiardo ed in più ha distrutto un popolo, solo se andasse via ci ricompatteremo e torneremo a riempire l’Olimpico e ad amare in maniera viscerale i nostri colo, ci ha tolto l’anima

Caro Sergio,tutti noi che abbiamo vissuto quegli anni , li ricordiamo come anni di amore passione e attaccamento alla squadra che va aldilà della categoria di appartenenza e dei risultati sportivi. Gli unici che ancora non lo hanno capito sono quelli che sostengono il parassita,ricordando i trofei vinti , e bulletti corropolesi che pensano di prenderci in giro ricordandoci gli anni in b

Quegli anni li ho vissuti da bambino, da ragazzo ho vissuto proprio il passaggio da Calleri a Cragnotti.

Su CZ ho un po’ di dubbi possa acquistare, e comunque è un personaggio molto particolare per il tipo di business (exchange di cryptovalute) in cui opera: è inviso al mondo finanziario tradizionale, quindi potrebbe trovare degli ostacoli a livello politico e bancario qui a Roma.

È pure vero che sta lanciando il “progetto moon” per quanto riguarda l’Europa; ovverosia ha intenzione di espandersi parecchio nel mercato europeo.

Chissà se in questa strategia non rientri anche l’acquisto di una squadra di calcio. In fondo come spiegò bene Cragnotti, attraverso il calcio si esce dall’anonimato nel business.

Ovviamente siamo nell’ambito di mere supposizioni, o auspici.

Volenti o nolenti anche Lotito ormai fa parte della storia della Lazio, ed è uno dei proprietari la cui presidenza è tra le piú lunghe.

Credo debba, vista anche la sua età, cominciare anche a pensare a quale ricordo lascerà.

Forse evitare qualche polemica con i tifosi che lo contestano per concentrarsi sul migliorare la situazione sia sportiva che finanziaria della società sarebbe una scelta saggia in tal senso.

In definitiva, tornando proprio a Calleri, anche quest’ultimo non era graditissimo alla tifoseria, eppure oggi non credo ci sia qualcuno che nel ricordare la sua presidenza possa farne un bilancio negativo.