
I voti e i giudizi del direttore Giulio Cardone sui protagonisti della stagione della Lazio. Oggi tocca ai difensori.
![]() | Lazzari 7Mi è piaciuta, del nostro Speedy Gonzalez, la determinazione con cui si è ripreso il posto da titolare dopo un avvio molto difficile: giocava da “quinto” con Inzaghi, non è stato facile adattarsi al ruolo di terzino destro di una difesa a quattro, con compiti difensivi molto più precisi. All’inizio è andata male, poi ha accelerato, proprio come fa sulla fascia, fino a convincere Sarri e a spingere Marusic sull’altra corsia. L’asse di destra con Milinkovic e Felipe Anderson è stato il segreto della bella Lazio del girone di ritorno. |
![]() | Luiz Felipe 5La scelta – ben presto scoperta – di lasciare la Lazio a parametro zero per andare al Betis, non proprio il Real Madrid, ha condizionato il suo rendimento e anche il rapporto con società e tifosi. Peccato perché Sarri contava molto su di lui. |
![]() | Acerbi 6+Ha faticato terribilmente con i metodi di Sarri, cavandosela spesso con il mestiere e l’impegno costante. L’infortunio muscolare e la rottura con la Curva Nord, da dicembre in poi, lo hanno penalizzato: difficile giocare quando non hai la serenità necessaria. Però nella parte finale della stagione ha reagito da “Leone”, appunto, segnando quel gol così importante a La Spezia: andrà via con il rimpianto dello scudetto spezzato dal Covid. Di quella Lazio bellissima era un pilastro insostituibile. |
![]() | Marusic 6,5Una meraviglia il gol di Marassi al Genoa, forse il momento migliore della sua stagione in chiaroscuro: positiva da terzino destro, così così da terzino sinistro. Per Sarri, all’inizio poco convinto sulle sue qualità, resta tra i migliori difensori di fascia del campionato. Però se arriverà un terzino sinistro titolare, il montenegrino si giocherà il posto sulla corsia destra con Lazzari. |
![]() | Hysaj 5La delusione più grande della stagione in rapporto alle aspettative. Pupillo di Sarri, aveva iniziato da titolare ma non ha mai convinto: tanti errori, alcuni dei quali sono costati punti preziosi, come contro il Napoli all’Olimpico. E infatti il Comandante gli ha poi preferito Lazzari e Marusic: da quel momento ha perso fiducia e ha fatto perfino peggio. Se resterà, la prossima stagione l’albanese è chiamato a riscattarsi. |
![]() | Patric 7Lui invece, sempre in rapporto alle premesse, è stato la sorpresa. Tra i difensori è quello che ha capito meglio i concetti tattici di Sarri, mettendoli in pratica con la giusta aggressività e convincendo il tecnico. Che infatti ne ha chiesto il rinnovo, puntualmente arrivato. A lungo titolare, ha anche segnato il suo primo gol in Serie A, contro la Samp all’Olimpico. Non era facile trasformare i fischi dell’esigente pubblico laziale in applausi: il biondino spagnolo ci è riuscito. |
![]() | Radu 6.5Per mesi non considerato da Sarri, ha avuto la forza e la pazienza – nonostante rappresenti la storia della Lazio – di attendere il suo turno: quando è arrivato, ha dimostrato al tecnico che avrebbe meritato più fiducia e più spazio, soprattutto da terzino sinistro. Nel momento migliore, lo ha bloccato la fascite plantare: la sua assenza nell’ultimo derby si è fatta sentire, eccome. |
![]() | Kamenovic 6Ha giocato solo il secondo tempo dell’ultima partita, quindi in pratica è ingiudicabile. Ma da quel poco – pochissimo – che si è visto, il ragazzo serbo ha personalità: forse un po’ esagerato l’ostracismo di Sarri nel suoi confronti. |
Appuntamento a domani con i centrocampisi.
