I numeri della sconfitta contro il Milan dicono che la Lazio paga ancora le distrazioni individuali che vanificano il lavoro offensivo.
Di Daniele Caroleo
Dopo la sconfitta, maturata nei minuti di recupero, contro il Milan, in realtà c’è ben poco da dire, anche in termini statistici e puramente numerici. La Lazio subisce, per la quarta volta in questa stagione, una rete nei minuti finali della partita vanificando quanto fatto nel corso di tutto il resto del match (era già successo a Bergamo, contro l’Atalanta, ed in casa contro l’Udinese ed il Napoli). La squadra paga, principalmente, per gli errori dei singoli ed evidentemente per la poca concentrazione nelle fasi clou della partita.
Le uniche note positive, seppur non siano assolutamente consolatorie, arrivano innanzitutto dal sempre presente Ciro Immobile, che contro il Milan centra la sua rete numero 26 in questa Serie A (la 31esima in stagione) diventando il 4° giocatore dei 5 principali campionati europei (dopo Lewandowski, Messi e Cristiano Ronaldo) a segnare più di 25 gol in un singolo torneo per almeno 2 volte dal 2016/17 (la sua prima stagione alla Lazio). Con quello segnato contro i rossoneri, inoltre, Re Ciro arriva a 181 gol complessivi con la maglia della Lazio, ma soprattutto arriva a 181 marcature in Serie A (in tutta la sua carriera) diventando in assoluto il giocatore più prolifico del nostro campionato tra quelli ancora in attività (nella classifica all-time ora è 13esimo, ad appena 2 reti da Gabriel Omar Batistuta ed a soli 7 gol dalla Top-10 di questa speciale graduatoria).
Autore dell’assist decisivo, nei minuti iniziali della sfida contro i rossoneri, un’altra certezza di questa stagione: Milinkovic-Savic. Il Sergente firma dunque la sua 20esima partecipazione ad una rete in questo campionato (11 assist, anche se la Lega Serie A continua a contarne uno in meno, e 9 gol complessivi) e balza in testa nella classifica degli assist man di questa Serie A.
Per il resto, la Lazio mantiene il secondo posto per quanto riguarda i gol e gli assist prodotti nel corso del campionato (rispettivamente, 66 e 44, subito dietro all’Inter, che ha già segnato 71 reti ed effettuato 49 assist), ma in termini di produzione offensiva si trova in 14esima posizione per tiri effettuati verso la porta avversaria (dietro di lei ci sono solo le squadre impantanate nella lotta per la salvezza: Cagliari, Sampdoria, Spezia, Genoa, Salernitana e Venezia): se questo dato, da un certo punto di vista, denota anche una concretezza sotto porta davvero impressionante (con soli 379 tiri la media è di una rete ogni 5,7 conclusioni verso il portiere avversario: la migliore di questa Serie A), c’è anche da dire che una compagine come la Lazio, che comunque dovrebbe essere stata impostata principalmente per attaccare, non stia effettivamente rendendo al massimo da questo punto di vista. E tutto questo, unito ad una difesa certamente non impeccabile (tutt’altro) e agli errori individuali e di concentrazione evidenziati poc’anzi, determinano, ovviamente, l’attuale situazione di classifica e di rendimento di questa squadra.
