Michele Criscitiello nel suo editoriale su Tuttomercato Web spara a zero sulla FIGC e sulla gestione di Gravina.
Michele Criscitiello si scaglia contro Gravina. Nel suo editoriale su tuttomercatoweb.com il noto giornalista accusa apertamente il presidente della FIGC di non voler prendere decisioni pur di restare in sella:
“[…] Il caso plusvalenze, l’enfasi mediatica e la gestione del processo porterebbero ad una sola cosa, in un Paese normale: azzeramento dei vertici federali e Procura Federale da radere al suolo. Non è la prima volta e non sarà l’ultima ma questa fa più scalpore perché di mezzo c’erano i top club. La Procura Federale, da anni, non ha più motivo di esistere. È diventata una costante barzelletta. Come il giudice sportivo e come tutto il sistema che ruota attorno alla FIGC. Federazione che andava rivoluzionata dopo la figuraccia mondiale. Il caso Plusvalenze è roba da indagine della procura… della Repubblica. Ma ad essere sotto inchiesta dovrebbero essere i vertici della procura federale e non i club. Sono partiti senza mezza prova, hanno voluto massima visibilità per poi accorgersi durante il percorso che anche se potevano avere ragione sicuramente non avrebbero avuto materiale per inchiodare nessuno. Se c’è un tema soggettivo è proprio il valore di un calciatore. I club hanno fatto a pezzi la procura che il giorno dopo doveva chiedere scusa e dare le proprie dimissioni.
Mi spiace per Gravina. Persona che stimo e politico del pallone saggio. Ahimè gli sta girando tutto storto. Dalla difesa di Mancini ai vertici della procura federale. Pur di restare in sella non sta prendendo una decisione. Zero parole sul caso Catania. Unica crociata contro la doppia proprietà della Salernitana perché aveva il dente avvelenato con Lotito ma un Presidente deve fare gli interessi del calcio e non vendette trasversali. Le riforme dei campionati e la riforma della giustizia sportiva dovevano essere i cardini della sua rielezione. Il nulla […]“.
Deve darci il terzo scudetto (in ordine cronologico il primo) della nostra storia. L’uomo è il classico burocrate semi massone e utile per tutte le stagioni. Riguardo il nulla che sta facendo (tranne appunto la vicenda Salernitana dove x fortuna nostra ha messo un punto ai salassi), ormai le decisioni le prende la Uefa quindi dobbiamo avere gli stranieri che dicono loro (anche lgtb tra poco vedrete). Inutile chiedere di prendere decisioni autonome. È come, facendo un parallelo, il nostro sovra stimato presidente del consiglio(?) che è prono e a pelle di leopardo alle decisioni di un organismo sovranazionale che nessuno ha eletto
Sig. Criscitello oltre quello che ha detto lei, aggiungerei la riforma de calcio totale con l’obbligatorietà di fa giocare 6 italiani x ogni squadra di serie A o i mondiali dobbiamo dimenticarci.
Una vergogna non licenziare Mancini e non dimettersi lui dopo un fallimento del genere.
A Ruggè nun diventano forti se je dai er privilegio pe falli giocà!
La maja se la devono conquistà, la carriera da professionisti la devono fa.
Basta ‘co ‘sti “bambini d’oro”.
Non è cosi Val,è vero che la maglia se la devono sudare ma se gli italiani non giocano non cresceranno mai,in più mettici che i presidenti investono nei paesi dove non ci sono controlli fiscali,dove fanno vedere di versare 10 xchè fanno il bonifico quindi tracciabile ma poi gli rientrano 9 xchè li (nei paesi dove comprano) non ci sono controlli sui prelievi,Val tante cose la gente non lo sa e crede a quello scritto sui giornali (a loro volta a libro paga di certi presidenti),invece con l’obbligo di 6 Italiani in squadra sono costretti ad investire sui nostri giovani e farli giocare,poi come dici tu devono guadagnarsela ma almeno hanno la possibilità di provarci,guarda per esempio la nostra primavera?
Cosa gli interessa che è in B l’importante è far vedere che investi,ma dove?
un ultima cosa quando sono nato io l’Italia aveva come scelta del centravanti,Boninsegna,Anastasi,Prati,Chinaglia,Gori e qualcun altro,oggi sei costretto a giocare con i brasiliani…..ti rendi conto????
Sbagliano 2 rigori e la colpa è dell’unico centravanti che abbiamo,potrei andare avanti e dire la mia ma mi fermo.
Ruggè io ho 10 anni meno di te da quello che ho capito, ed ho vissuto anche io il calcio col limite agli extracomunitari e quindi l’obbligo de facto di avere italiani in campo.
Anche lì la nostra Nazionale aveva problemi (epoca Mancini e Vialli ad esempio).
Quello che dici è comprensibile e giusto, però poi non possiamo limitare i club che devono competere in Europa contro altre squadre che non praticano questa politica.
Mi riferisco al doverli schierare obbligatoriamente. La cosa oltretutto creerebbe problemi in caso di infortuni, squalifiche etc.
A questo punto un buon compromesso potrebbe essere un’altro: nelle primavera mettere un limite ancor più stringente, tipo massimo 3-4 giocatori non di passaporto italiano, nelle prime squadre della A almeno avere il 40% in organico di passaporto italiano (su rose di 22-23 giocatori significa averne almeno 9), in serie cadetta alzare tale livello al 60% e vi discorrendo.
In questo modo di fatto obblighi a dare una certa importanza al mercato interno dei nostri, il che non può non giovare nel far emergere talenti nostrani.
Concludo dicendoti che se stasera avessi visto Napoli contro Fusion, ti saresti fatto due risate a vedere il “Bambino d’oro” Zaniolo perdere duelli fisici contro un “vecchietto nano” come Mario Rui.