Respinto il ricorso dei medici della Lazio Rodia e Pulcini al collegio di garanzia del Coni per il caso tamponi.
Il Collegio di Garanzia del Coni ha respinto il ricorso dei medici della Lazio Rodia e Pulcini per il caso tamponi. I due avevano presentato istanza per la riduzione dell’inibizione di 5 mesi imposta dai precedenti procedimenti. La pena risulta comunque già scontata. Queste le dichiarazioni del legale dei due dottori, riportate dal Corriere dello Sport:
“A Pulcini e Rodia hanno contestato di non aver annunciato la positività dei giocatori in tempo, non aver comunicato le modalità di isolamento e non aver accordato misure di prevenzione. Le prime due attività sono in carico alla sanità pubblica. L’omissione è di non aver telefonato, non di aver commesso tutti e tre i comportamenti. La contestazione potrebbe essere fatta solo su una delle tre attività. Tutto nasce da un’errata lettura.
Nel caso di un falso positivo, su cui l’autorità pubblica non interviene, a chi è rimessa la decisione? Al medico. Perchè si fa dire al giudice di merito che mandare in campo Immobile era antigiuridico? Se il giudice territoriale non si è espresso, e doveva, il medico non ha sbagliato a farlo“.