Lazio, le parole di Sarri nel post gara di  Cagliari.

La Lazio ottiene una vittoria netta e convincente a casa di un Cagliari agguerrito e in fiducia. Il 3-0 conquistato dai biancocelesti è macchiato solamente dal rosso rimediato da Marusic nel finale, ma ci sarà nel derby del 20 marzo. Maurizio Sarri è intervenuto ai microfoni di . Ecco le sue dichiarazioni: “Sono soddisfatto per stasera ma è da dicembre che stiamo andando bene. Chi se ne accorge ora, non ci ha mai visto. Nelle ultime 4 trasferte abbiamo fatto 10 punti e 10 gol. La squadra si sta esprimendo su buoni livelli e con continuità, anche contro avversarie forti. La squadra sta crescendo, purtroppo il calendario fatto male con l’Europa League ci ha penalizzato, anche se forse è un limite nostro. Purtroppo quando i risultati non coincidono con le buone prestazioni, significa che si sta sbagliando nei dettagli che sono decisivi, come nel caso della scorsa settimana contro il Napoli, ma anche contro l’Atalanta a Bergamo e contro l’Udinese in casa. In questi casi abbiamo buttato tanti punti. Noi miglior attacco? Io sono più contento di prendere meno gol ora rispetto a prima. Avere un minimo di solidità è molto importante, anche se io cerco sempre di proporre un calcio offensivo. Ultimamente abbiamo preso solo 2 gol col Napoli e 1 con l’Udinese. La nostra fase difensiva deve essere fatta da tutti perché, se qualcuno non lo fa, salta tutto e andiamo in difficoltà. Però quando entra tutto nella testa dei giocatori, diventa tutto più facile. C. Ronaldo? Ha fatto con me l’anno con più gol in Italia, ma lui ha sempre fatto tanti gol partendo da sinistra e alla fine mi sono dovuto adeguare a lui e non l’ho messo centravanti per questo. E’ la verità”.

Il tecnico biancoceleste è intervenuto anche ai microfoni di Dazn: “Stiamo facendo prestazioni così da 2-3 mesi. Anche contro il Napoli ed il Porto abbiamo giocato bene, malgrado il risultato, ma stiamo andando bene. Radu? Ha fatto fatica solo nella fase iniziale della stagione. Ora anche lui è migliorato negli ultimi 2-3 mesi di condizione ed è tornato a fare il difensore esterno che non faceva da tempo. Fase difensiva? Abbiamo faticato all’inizio perché prima giocavano con una difesa a 5 e in maniera completamente diversa, ma, in generale, la fase difensiva deve essere fatta come voglio io e per quello è servito tempo e siamo stati in difficoltà all’inizio anche per questo. Fase offensiva? Giocando contro il Cagliari che attacca a uomo, noi potevamo allargare il gioco e andare anche in verticale su Immobile. Ciro me lo aspettavo più bravo in area e meno fuori, e invece mi ha sorpreso positivamente anche in questo. Europa? Io so che la nostra media punti è alta quando non abbiamo impegni infrasettimanali. Poi, se ci arriviamo, vedremo quale competizione europea giocheremo il prossimo anno… Noi però dobbiamo pensare solo a fare punti e vincere, sperando anche che gli altri rallentino”.

Il mister ha parlato anche ai microfoni di Lazio Style:

“Noi abbiamo dato continuità alle ultime prestazioni. Abbiamo avuto degli episodi favorevoli in una gara tosta, loro ti aggredivano alti. Siamo riusciti a far girare la palla, abbiamo fatto 65 minuti di gran livello, così come avevamo fatto con Napoli e Porto. La continuità sembra stia arrivando. Dopo l’ultimo cambio ci è successo di tutto, due problemini e un rosso. Ci tenevamo tutti a non subire il gol. Ad inizio secondo tempo ricordo due o tre ripartenze in superiorità numerica che non abbiamo sfruttato. Abbiamo dimostrato il limite di fare pochi punti dopo l’Europa League. È diversa dalla Champions, giochi il giovedì e non puoi posticipare poi al lunedì. Non riuscivamo a ricaricare la mente in poche ore. Spero la nostra media continui ad essere come nelle partite preparate in una settimana piena. Posticipo al lunedì? Ci hanno preso per il c**o. Quando eravamo in Europa non siamo riusciti mai a giocare di lunedì, ora si. Se parli con chi fa i calendari, capisci che posticipare le partite è, però, complicato. Allenare la Lazio mi da gusto e mi diverte, è stato un percorso lungo e difficile, perché sia la fase difensiva che il pensiero di calcio erano diversi, ma il gruppo ti da piacere ad allenarlo perché è sempre stato disponibile.”