La sorella agente dell’ala ha parlato ai microfoni di Ojogo.pt
“Rispettiamo Conceicao e non abbiamo nulla da dire sulla sua professionalità, ma alcune sue dichiarazioni hanno minato l’etichetta di Felipe durante la sua esperienza al Porto. Anche la scorsa settimana ha detto cose che mettono in dubbio il suo stato psicologico. Aveva tutto il diritto di non utilizzarlo in quanto allenatore, ma non di attribuirgli le colpe di decisioni non sue. Alla Lazio lo adorano, si è visto anche nella partita di giovedì come lui sia amato dal gruppo”.
Alla faccia di tutte le m!nch!ate lette negli scorsi mesi, dal mental coach alla Ted Lasso, al non sostituirlo perché fragile.
La realtà è che come tutti i calciatori molto forti può soffrire di periodi di appannamento, e non lo si sostituisce quando non si ha un’alternativa valida: è bastato rientrasse Pedro a mezzo servizio per rimettere in discussione la sua titolarità quando non era in palla, e in caso lo si teneva in campo quel periodo con la futile speranza che magari potesse inventare una giocata vincente improvvisamente.