Europa League, almeno sei delle otto terze dei gironi di Champions sono delle autentiche corazzate. Motivo in più per evitare i play off.
Otto Coppe dei Campioni e nove, forse dieci, Coppe Uefa. Più un’infinita quantità di altri titoli nazionali e internazionali. Questo, al livello di blasone, il bilancio delle squadre terze classificate nei gironi della Champions, con le quali – da quest’anno – si dovranno confrontare le seconde piazzate dei gruppi di Europa League.
Borussia Dortumd, Porto, Zenit San Pietroburgo, ma soprattutto Siviglia , sei volte vincitore del trofeo, e Barcellona, che non si trovava a disputare la seconda competizione continentale (mai vinta, ndr) da 17 anni. Cinque corazzate con cui ci si potrebbe confrontare in un evenutale playoff il 17 e 24 febbraio prossimi. Diventano sei, aggiungendo alla lista la perdente tra Atalanta e Villarreal, quest’ultima vincitrice l’anno scorso in finale contro il Manchester United. La Dea e i Sottomarini Gialli recupereranno oggi alle 19 la partita rinviata ieri a Bergamo per neve. La sorpresa Sheriff Tiraspol e il Red Bull Lipsia completano l’elenco. Più deboli, sulla carta, ma capaci comunque di risultati sorprendenti in questa stagione europea. Evitarle tutte andando direttamente agli ottavi sarebbe sicuramente un bel vantaggio per provare a proseguire il percorso nel tabellone.