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Lazio – Salernitana, le Cardopagelle: Toque trasformato, Ciro e Pedro show

Lazio – Salernitana, i voti e le pagelle dei biancocelesti a cura del direttore Giulio Cardone

Reina 6

Salvato due volte dai legni in una serata in cui Pepe nostro si è goduto il gradevole scirocco romano.

Marusic 6,5

Copre e riparte con naturalezza e continuità: ora firma questo benedetto rinnovo, caro Adam

Luiz Felipe 7

Implacabile su Simy, puntuale su Bonazzoli, attento a non farsi ammonire: troppo importante che ci sia contro Dybala e Morata. Bene così!

Acerbi 7

Sicurezza, calma e personalità. Prova convincente del nostro Leone, tornato a spingersi in avanti quando può. In crescita confortante.

Hysaj 6,5

Forse la migliore partita con la Lazio: decisamente più a suo agio sulla destra. Bravo Elseid, è la strada giusta!

Luis Alberto 8

Trasformazione che commuove, quasi. Da rifinitore classico a numero 10 moderno, capace di correre, pressare, recuperare palla senza perdere la qualità. E infatti segna un gol che è poesia. L’abbraccio con Sarri è la fotografia più bella di questa partita. Complimenti, Toque.

Cataldi 7+

Ormai playmaker titolarissimo, divide la regia con Luis Alberto: bellissimi da vedere, i due, ma soprattutto efficaci nel palleggio. Se la manovra scorre fluida è soprattutto merito loro, di Danilo e del Toque.

Milinkovic 6,5

Qualche palla persa, d’accordo, ma in generale il Sergente riscatta la prova negativa di Marsiglia: fondamentale la sua incursione nell’azione che ha sbloccato la gara. Adesso non ti stressare troppo in Nazionale, mi raccomando!

Felipe Anderson 7

Decisivo in due gol su tre, da qui il voto. Strepitosa l’apertura – un raggio di luce – per Luis Alberto, che poi firma il capolavoro. Però fatica a superare l’uomo in velocità: è meno brillante delle prime partite, si nota. Spero che dopo la sosta torni quello del derby, per capirci.

Immobile 9

Quando l’ho visto rincorrere l’avversario sulla fascia, nel finale e sul 3-0, avrei voluto alzarmi ad applaudire anche in tribuna stampa. È fatto così, Ciro: ritira il premio della Nord come capocannoniere della storia laziale e poi umilmente lavora per la squadra. Esempio per i giovani, mito del calcio, meraviglia nostra. Ah, ovviamente l’ha buttata dentro pure oggi: avevate dubbi?

Pedro 8

Uno spettacolo di tecnica pura l’asse spagnolo con il Toque. Pedrito segna per la terza partita di seguito e si conferma in forma strepitosa: si diverte e ci fa divertire. Se poi pensiamo a chi ce l’ha regalato etichettandolo come bollito, il sorriso diventa un ghigno diabolico…

Sarri 8

La manovra scorre fluida, i suoi uomini giocano a uno o due tocchi perché hanno sempre il compagno vicino: tracce di Sarrismo, sì. E soprattutto il lavoro su Luis Alberto è da applausi. Ma tutta la squadra ormai lo segue con la giusta mentalità. Normale che Lotito si sia innamorato del Comandante al punto da offrirgli il contratto fino al 2025.

Patric 6

Entra quando la partita è serenamente in ghiaccio.

Leiva 6

Si sta adattando a entrare dalla panchina, da campione vero.

Basic 6

Una riserva sempre utile.

Zaccagni 6

Bentornato, Mattia! Ora non ti fermare più.

 

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