
Roma, la società valuta un piano B da proporre al Coni
In casa Roma resta vivo il sogno stadio di proprietà, da diversi anni primo obiettivo dei vari proprietari: da Pallotta ai Friedkin. In un’intervista a Repubblica, l’ad uscente Fienga ha annunciato a luglio di voler concedere un anno di tempo per questo progetto, ma i primi 4 mesi sono passati per le elezioni del nuovo sindaco. L’idea che portava a Tor di Valle – così come a Tor Vergata – è stata scartata perché considerata troppo distante dal fulcro centrale della città, a questo punto restano due strade: gli ex Mercati generali a Ostiense oppure l’Olimpico. La prima è il sogno, non facile da raggiungere, ma se ne sta parlando con la nuova amministrazione capitolina, intanto si fa spazio il piano B che preverrebbe una ristrutturazione profonda del vecchio impianto: via la pista d’atletica e avvicinamento dei settori al campo, circa 45 mila posti a sedere e una riprogettazione urbana della zona. Qualora fosse accettato il progetto, andrebbe valutata la posizione della Lazio che si ritroverebbe a dover cercare un nuovo impianto, con il Flaminio sempre in testa.
