Lazio, dopo la debacle di Bologna, torna la rubrica il ‘Tacco di Socrates’, curata dal nostro amico Sandro Di Loreto
Il primo passo per risolvere un problema è ammettere di avere un problema.
Se cambiano gli interpreti, cambiano i tempi, cambiano le situazioni e non cambiano gli atteggiamenti, il problema è profondo e radicato nell’insostenibile leggerezza dell’essere della nostra storia che rende “leggera” la nostra maglia.
La maglia della Lazio non pesa, fa male ammetterlo, ma dobbiamo farlo per uscire definitivamente dalla paranoica e infinita spirale che ci riporta al futuro…lo stesso.
La gente laziale è la Lazio, il nostro amore è la Lazio, le nostre esperienze sono la Lazio.
Per i calciatori, invece, la Lazio è un passaggio, è una delle fermate nel viaggio di una carriera che ha l’obiettivo di offrire fama e denaro. Nel migliore dei casi qualcuno può affezionarsi, in casi straordinari può innamorarsi (vedi il nostro Ciro). Un calciatore che indossa la maglia della Lazio non sente il dovere di vincere sempre perché noi stessi, incoscientemente, non trasmettiamo questo. La prima cosa che chiediamo ad un calciatore che arriva è quella di vincere il derby. Non penso che i tifosi della Juventus chiedano questo.
Dobbiamo pretendere di più. Sempre.
Fin dal primo momento dobbiamo rendere pesante la maglia con i suoi 121 anni di storia, orgogliosa, fiera, indomita…irriducibile.
Caro calciatore tu stai indossando la maglia di Piola, di Chinaglia, di D’Amico, di Re Cecconi, di Mancini, di Giordano, di Veron, di Simeone, di Nesta e di tanti altri grandi uomini e campioni.
Ne devi essere degno.
Tu hai il dovere di vincere come loro hanno saputo fare, sempre, su ogni campo, in ogni competizione. Non non ci accontentiamo di un bel derby, noi non ci accontentiamo di una bella vittoria, noi non ci accontentiamo di un quarto posto. Noi VOGLIAMO VINCERE SEMPRE!
La maglia che indossi ha il peso del nostro amore, delle nostre ambizioni, dei nostri sogni, del nostro orgoglio.
Se non rispetti e lotti pera la nostra storia…non ne sei degno e puoi andare altrove.
Noi siamo la Lazio e VOGLIAMO VINCERE.
Non sono d’accordo con il contenuto dell’articolo.
Grande Sandro, condivido in pieno tutto. Ma tu lo sai che il problema Vero si chiama Lotito e lui vuole vincere solo lui, la lazio viene dopo, se conda cosa, le squadre vere hanno dei vincenti, la juve Nedved, il Milan Maldini, l’Inter Zanetti, tutti vincenti che quando parlano tutti sull’attenti, noi Peruzzi lo abbiamo mandato via, se parla tare ma chi lo sente, era peggio de muriqi chi può insegnare a questi ragazzi ad essere vincenti? Finché ci sarà Lotito non sogneremo MAI, saremo costretti a sperare, ricordati dopo aver sistemato tutte le sue cose, quasi tutto quello che resta lo spende x la lazio, anche se è tutto della lazio(compresa la salernitana) lui ncaccia mai na lira.
Ma no dire idiozie.lotito è qui da soli tredici anni.noi dal 1900 che siamo sempre gli stessi .tu vuoi solo male a Lotito e tare .mi piacerebbe sapere perché?.Lotito e tare sono i dirigenti più vincenti della nostra storia tu meriti di non vincere niente come i nostri dirimpettai .i nostri dirigenti ci hanno fatto vincere ed alzare trofei in faccia a Juve .Roma E Inter…tredici anni sei trofei .la scquadra più vincente dopo la Juve..ancora ti permetti di dire che il male sono loro …fatti unassme di coscienza prima di aprire bocca…….
Coppette tutta robetta di 4 partite e supercoppa italiana (1 Partita secca)
CRAGNOTTI UNICO E VERO PRESIDENTE
Questo Sig.re sfrutta la Lazio e basta
” volte in coppa campioni ha comprato Vignaroli e muriqi jajajajajajaja
A reatao manco er coraggio descrive er nome tuo.