Immobile ha approfittato dei due giorni liberi concessi da Sarri per tornare a Torre Annunziata
Ciro Immobile torna da campione d’Europa nella città dove è nato.
Come scrive Repubblica, l’attaccante della Lazio, per la prima volta dopo il trionfo azzurro, è stato festeggiato a Torre Annunziata sul palco montato davanti al comune. Insieme a lui, premiata e celebrata anche Irma Testa, bronzo nei Giochi olimpici di Tokyo. Di seguito alcune dichiarazioni di Immobile:
“Io sono made in Torre Annunziata al 100%. Sono nato nella chiesa dell’Annunziata e sono cresciuto lì fin quando non sono andato via per rincorrere i miei sogni. Ritorno volentieri qui al di là della mia famiglia che mi viene a trovare ovunque vado e mi segue sempre. Non finirò mai di ringraziarli per l’uomo che sono, non per il calciatore.
Innanzitutto abbiamo rubato il vostro allenatore. Ho avuto la fortuna di stare in vacanza con Lorenzo e mi sono fatto dire un po’ cose di Sarri, quindi sono arrivato in ritiro preparato. Poi Lorenzo (Insigne) mi racconta solo belle cose di Napoli, lui a parte la parentesi di Foggia e Pescara, ha dedicato tutto al Napoli. Il suo rinnovo? Non gliel’ho voluto chiedere.
L’Europeo? Ci credevamo fin dall’inizio e abbiamo lottato tutti nella stessa direzione. Vincendo partita dopo partita ci ha dato più fiducia per andare avanti. Vi racconto un aneddoto della finale: eravamo in ritiro vicino Londra e intorno alle 2:30 del mattino ci hanno sparato i fuochi d’artificio e ci hanno fatto svegliare. In quel momento non ti rendi conto di quello che sta succedendo. Mi sono riaddormentato subito e alle 4:00 è successa la stessa cosa. Ho avuto il dubbio fino al mattino se fosse un incubo e una cosa mia o una cosa di tutti”.