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Lazio, Reina: “Qui una bellissima sfida. Leiva amico vero, Benitez mio padre sportivo”

Lazio, le parole del portiere spagnolo a “Tell me”

La scorsa estate la Lazio ha deciso di intervenire sul mercato per trovare un vice Strakosha visto l’impegno in Champions, il ds Tare ha così individuato in Pepe Reina il profilo adatto, vista anche la tanta esperienza internazionale. L’ex Milan e Napoli, però, con il passare delle giornate e complici infortuni e giornate no del portiere albanese, ha conquistato la maglia da titolare senza praticamente perderla più. La sua stagione è tutto sommato positiva, ha offerto a Inzaghi anche un’opzione in più in fase di impostazione, modificando lo spartito dello scorso anno. Reina ieri è stato ospite a Lazio Style Channel nel programma “Tell me”, nel quale si è raccontato a 360°.

CALCIO –Il calcio è stata la mia passione sin da piccolo, c’era una liberta che oggi non c’è più: ricordo che tornavo a casa solo per la cena. Ho un bellissimo rapporto con i miei fratelli, eravamo molto uniti fin quando non ho iniziato a spostarmi per il calcio, avevo appena 13 anni. Mi sono staccato dalla famiglia per diventare un calciatore, e ne è valsa la pena. In futuro tornerò a Madrid con mia moglie ed i miei figli, abbiamo una casa, un progetto ed un’idea di vita. Mi piacerebbe fare l’allenatore un domani, la mia famiglia dovrà pazientare ancora, chissà il calcio dove ci porterà. La più grande ricchezza che ti dà questo sport sono le tante amicizie nei vari luoghi in cui giochi“.

 

FAMIGLIA –Il mio esempio di vita è mio padre, quando vedo lui è come essere allo specchio, spero che sarà lo stesso per i miei figli. La sua personalità, generosità e altruismo lo rendono unico. Lui è ancora in Spagna, io da 16 sono fuori, ma non vedo l’ora di rivederlo ed abbracciarlo. Se fosse qui gli direi grazie, dal profondo del mio cuore, per tutto quello che mi ha insegnato e per quello che mi ha fatto diventare. Mia moglie? Una donna straordinaria”.

 

LUCAS LEIVA –E’ un uomo con la u maiuscola. Abbiamo legato più in 10 mesi di Lazio che negli anni a Liverpool. I nostri figli vanno a calcio insieme, le figlie ad ippica, siamo una famiglia allargata, ci sono legami fortissimi. Sono fiero di essere suo amico: è la famiglia che ti regala il calcio, bisogna approfittare. Condividiamo tante cose, persone come lui le voglio sempre al mio fianco. Io? Sono una persona abbastanza semplice, godermi la vita, famiglia e amici è ciò che mi rende più felice”.

 

BENITEZ – “Rafa è stato il mio papà sportivo, ha creduto in me. Nelle mie caratteristiche ha visto un portiere diverso e utile per la sua filosofia di gioco. Gli sarò sempre grato, mi ha fatto crescere. E’ stato moderno, vedeva il portiere in un modo diverso già 15/20 anni fa. Siamo stati fortunati entrambi. Napoli? Ho una profonda stima per il popolo napoletano, gli sarò sempre riconoscente per ciò che hanno dato a me e alla mia famiglia. Sono stati 4 anni meravigliosi”.

 

LAZIO – E’ stato un momento importante, arrivavo in una grande squadra che lottava per il vertice. Alla mia età reggere quel livello è molto soddisfacente. Oggi posso ammettere che sia stata una bellissima sfida, sono molto contento. Mi hanno preso per far crescere Strakosha e per dare una mano allo spogliatoio, non solo in campo. Tutti i miei compagni sono aperti a farsi consigliare, è importantissimo“.

 

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