
Fu bufera su Lotito quando parlava di Carpi e Frosinone in Serie A. Ora con la SuperLeague almeno non è colpa sua…
Super League, campionati elitari, scrematura dei potenti. Ci sono due vie, quella del merito e della passione e quella del denaro. Non c’è nulla di male nel capire la scelta delle società sotto l’aspetto meramente economico. Sarebbe una NBA calcistica, il top della qualità. Migliori squadre (e di conseguenza migliori giocatori) tutte insieme per un vero e proprio show. Tradotto in italiano sarebbe l’anti-calcio che intendiamo noi.
Via dalla mente giornate uggiose in un Olimpico scoperto, basta di padre in figlio: è solo spettacolo. Ma il punto non è questo. Almeno per ora. Il punto è che troppi hanno la memoria corta. Chi ricorda come fu etichettato Lotito quando in una telefonata privata disse di una inadeguatezza di alcune squadre partecipanti alla serie A? Il Presidente fu paparazzato in una telefonata dove sembrava dicesse che squadre come Carpi e Frosinone non portassero introiti di livello per il massimo campionato.
La stampa lo fece a pezzi o almeno ci provò. Quello che disse il patron eticamente può non essere condiviso, ma oltre ad avere fondamenta economiche avvenne in una conversazione privata. Passa qualche anno, le potenti del calcio si indebitano e cosa succede? Provano a farsi un campionato tutto loro per celebrare la crème de al crème del calcio.
Ma come, Lotito è stato un cinico per aver detto confidenzialmente qualcosa che riguardava il campionato nazionale e ora con le potenti d’Europa come la mettiamo?!
Qua si tratta di mettere a repentaglio un secolo e più di storia del calcio. Verrebbe totalmente smontato un sistema su cui abbiamo fondato tutti i nostri valori di tifosi e sportivi. Ora vediamo cosa accadrà visto che dopo il caso Lotito fu “bufera” per il “suo modo di vedere il calcio“. Ora a mettere nero su bianco che il merito sportivo non conta sono i più potenti. Perché il bivio che obbliga la UEFA al momento è chiaro: o Super League o campionati nazionali.
La scelta di decidere a tavolino i partecipanti alla SL sarebbe la dichiarazione (privata, ripeto) di Lotito all’ennesima potenza. Vediamo se chi la pensa così sarà travolto dalla stessa bufera – già in atto in alcuni paesi – oppure verrà capito. Vediamo se oggi, in un momento di estrema difficoltà, le squadre normali dovranno chinarsi inesorabilmente al cospetto dei potenti.
Potenti che sul campo non sempre hanno battuto le realtà che taglierebbero fuori, tra l’altro. Perché in questa dream league ci sono formazioni che nei campionati domestici attualmente faticano e non ce ne sono altre che da anni ormai propongono un calcio innovativo e meritevole, come l’Atalanta.
Che si faccia o no, ora gli esperti di morale dovranno giudicare proprio come fecero nei confronti del Presidente Lotito. Con l’aggravante che prima venne giudicata una chiacchierata, ora è stato fondato un movimento diseducativo che va contro ogni regola fondamentale dello sport.
Citando un post di un tifoso laziale, S.A:
“Risultato, Competizione, Emozione, Costanza ed Etica non esisteranno più… ma non sarà colpa di Lotito questa volta“.
