Lino Banfi, noto attore e tifoso della Roma, è stato intervistato in esclusiva da ‘La Gazzetta dello Sport’, parlando della sua squadra e, anche, di Claudio Lotito
Le manca lo stadio?
“Sì, dello stadio ho ricordi bellissimi. Ricordo quando portai mia moglie e mio figlio per la prima volta all’Olimpico. Lucia mi disse: “Se urlate non vengo più”. E invece dopo due partite era lei che si alzava e si incazzava. Ho dovuto dirgli ‘stai buona che ci riprendono e mi fai fare brutta figura’. Pensi che avevamo il posto vicino a Lotito…”.
No aspetti, come Lotito?
“Sì, quando ancora non era il Presidente della Lazio veniva a vedere la Roma. Ricordo che si sedeva sempre vicino a noi questo signore che ce l’aveva con gli arbitri. Poi chiesi: ‘Ma chi è?’. Mi dissero che aveva un’impresa di pulizie e che si chiamava Claudio Lotito. Ogni volta pensavo ‘mamma mia, ma sempre vicino a questo dobbiamo stare?’. Poi col tempo siamo diventati amici ed è venuto anche a recitare una parte nell’Allenatore nel Pallone 2”.
Quindi Lotito era romanista?
“Non lo so se veniva a gufare o a vedere la Roma. Ma posso dire che era romanista perché quando la Roma segnava lo vedevo: era felice. E poi gli è servito essere tifoso della Roma perché a forza di stare vicino a me e a Carlo Verdone – che siamo plurilaureati e abbiamo insegnato latino in tutte le scuole d’Italia – ha imparato i latinismi. Io e Carlo urlavamo agli arbitri ‘stronzus’, ‘stronzorum’ e allora piano piano Lotito ha appreso”
Lo sapevamo, noi non ci siamo mai fidati, infatti x lui la lazio è soltanto una fonte INESAURIBILE di guadagno
Cambia squadra si nun te piace.