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Champions is for boys. UEFA Conference League is for men

Dal prossimo anno prenderà il via la UEFA Conference League. Per tutti coloro che sognano una trasferta nella steppa siberiana.

Santiago Bernabeu is for boys. Shakhtyor Stadium is for men. Si riescono già ad intravedere i meme che gireranno su internet nell’autunno del 2021, quando almeno un’italiana avrà la possibilità di andare in trasferta, ad esempio, nella ridente città di Karaganda. Poco meno di 500mila anime in mezzo alla steppa più orientale del Kazakistan. A qualche centinaio di chilometri dal confine con la Cina. Con un fuso orario di appena 5 ore in avanti. Signori e signore, ecco a voi la magia della UEFA Conference League.

I vertici del calcio europeo si erano accorti di un buco tra le 16 e le 19 del giovedì pomeriggio. Perciò avevano pensato bene di sfruttarlo per creare una terza coppa continentale. Poi ci hanno ragionato meglio e hanno convenuto che la scelta sugli orari non era così congeniale come sembrava all’inizio. Restava però l’intento di accorciare notevolmente l’elenco delle qualificate ai gironi dell’Europa League. Giusto per fare un ennesimo tentativo di rendere più avvincente e appetibile un trofeo che, di fatto, sembra interessi solo al Siviglia.

Pertanto, a partire dal 2021-22, il numero di chi vi prenderà parte sarà ridotto a 32, come in Champions. Le altre 16, delle 48 in ballo fino a quest’anno, saranno riassorbite, aggiungendosi ad altre contendenti, in questa nuova, affascinante bagarre, che si giocherà, a quanto pare, salvo novità dell’ultimo minuto, sempre il giovedì tra le 19 e le 21.

Come funzionerà

Alla base dell’organizzazione della Conference League c’è anche la volontà di dare maggior visibilità sul palcoscenico internazionale a quelle realtà sportive che, altrimenti, avrebbero veramente poche chance di farsi notare. I turni preliminari e, in qualche caso, persino i gironi dei due tornei maggiori lo hanno più volte dimostrato negli anni. Per questo ad essa avranno accesso, contrariamente a quanto avviene di solito, più compagini dalle federazioni con un basso ranking UEFA. Mentre solo poche fortunate dai maggiori campionati avranno il privilegio di competervi. Per l’Italia sarà la sesta classificata in Serie A (o la settima, a seconda dei risultati in Coppa Italia).

La suddivisione delle partecipanti, inoltre, non è l’unica differenza con le altre due manifestazioni. Qui, infatti, a nessuna sarà garantita direttamente la fase a gruppi. Tutte dovranno affrontare almeno un turno di play-off.

Si partirà in piena estate, con tre round eliminatori, dove entreranno progressivamente in gioco oltre 150 squadre, comprese le perdenti dei primi due turni di qualificazione di Champions League. Solo 31 giungeranno all’ultima sfida dentro-fuori, dove si aggiungeranno i club delle 5 federazioni migliori e le 8 sconfitte dal terzo turno preliminare di Europa League. Delle 44 rimaste in lizza, quindi, ne usciranno vive in 22.

Arriveranno poi ulteriori 10 eliminate dagli ultimi spareggi del secondo torneo europeo, per andare così a completare l’insieme delle 32 che, dai gironi al tabellone, competeranno per la conquista del titolo. La formula è quella consueta, con sfide su andata e ritorno e finale in gara unica, prevista per il 25 maggio 2022, all’Arena Kombëtare di Tirana, in Albania. E il campione si assicurerà pure il posto da testa di serie nei gruppi di Europa League 2022-23.

I knock-out

Le novità per la futura stagione di coppe europee, però, non sono finite. Dal prossimo anno anche le terze classificate dei rispettivi gruppi di Europa League saranno ripescate in Conference League, come già avviene per le terze della Champions. Ma né le une, né le altre avranno più la certezza di accedere alla fase ad eliminazione diretta. In entrambi i tornei, le retrocesse se la vedranno prima in un knock-out intermedio con le seconde piazzate delle competizioni inferiori. In sostanza, chi vince il girone di Europa League e di Conferenze League va agli ottavi, mentre chi arriva dietro dovrà giocare un match in più, sempre su andata e ritorno, contro quelle che scenderanno.

Le possibili avversarie

Alla luce di tutto ciò, ecco spiegata l’ipotesi di ritrovarsi a ottobre in Siberia. Magari a sfidare il Şaxter Fwtbol Klwbı, attualmente 3ª nel campionato kazako, in un ambiente molto caldo a dispetto delle latitudini. I suoi tifosi, prima di una gara contro il Celtic nel 2013, sono arrivati al punto di sacrificare una pecora per chiedere l’aiuto di qualche divinità locale. E dell’ammonimento ricevuto dalla UEFA, riguardo l’inopportuno accostamento di simili pratiche tribali al calcio, se ne sono altamente infischiati. Tant’è che poi quella partita la vinsero.

Oppure, si potrebbe avere a che fare con l’Ararat di Erevan, da anni leader della classifica in Armenia. Una sorta di Juventus caucasica, che quest’estate ha visto svanire le sue notti di Coppe e di Campioni contro l’Omonia Nicosia (oggi 4ª a Cipro), ma soltanto dopo una lunga lotta ai supplementari. Colpaccio sfiorato, insomma, per coloro che portano lo stesso nome del monte su cui, secondo le Sacre Scritture, si sarebbe arenata l’Arca di Noè. Doverli affrontare potrebbe rivelarsi letteralmente un’impresa biblica.

Ma non ci saranno solo sconfinate pianure dell’Est o impervie cime mediorientali, da affrontare. Perché sarà possibile addirittura ritrovarsi a passare per le terre di William Wallace, nelle Highlands scozzesi, a battagliare con l’Aberdeen. Attuale 4ª forza della Scottish Premier League, che in passato ha visto sedersi sulla sua panchina anche un certo Sir Alex Ferguson, nella prima parte della carriera.

Insomma, il fascino delle mete da visitare per accompagnare i propri beniamini in trasferta (nella speranza che si possa presto tornare a farlo) non manca di certo. Se ai soliti teatri dei sogni preferite i campi in pozzolana. Se i parchi dei principi vi sembrano troppo altisonanti. Se agli stadi con i nomi di colossi assicurativi o esotiche compagnie aeree preferite gli spalti vecchio stile, con panche in legno e posti in piedi, per rivivere le brutali emozioni dello sport di periferia, la UEFA Conference League è quello che fa per voi.

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3 anni fa

se ne sentiva fortemente il bisogno…

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